E con il sorriso sulle labbra disse al suo carnefice "Me l'aspettavo" - E MORI'. Il SUO SANGUE OGGI E' SEME DI SPERANZA. IL PARLAMENTO DELLA LEGALITA' RICORDA DON PINO PUGLISI 21anni dopo
Erano passati pochi giorni dalla sua uccisione e il direttore dell'ufficio IRC dell'Arcidiocesi di Palermo mi nominava docente di religione cattolica all'Istituto Superiore "A. Volta", a pochi metri da Piazza Anita Garibaldi dove i carnefici di "cosa loro" non hanno avuto nessuna esitazione, nessun timor di Dio a uccidere quel piccolo/ grande uomo, sacerdote innamorato della sua Chiamata, Don Pino Puglisi proprio nel giorno del suo compleanno.
Giunto a scuola chiesi dove si trovava il luogo...arrivato davanti il portone dove don Pino è stato freddato, provai un brivido di sconforto.
Può un prete creare ostacoli alla mafia? Può chi vive il Vangelo far paura a chi semina morte e orrore. SI.
La mafia non guarda in faccia nessuno.
E' diabolica come i suoi esseri umani (preferisco non chiamarli uomini... l'Uomo è un'altra cosa).
Subito avviai un progetto formativo culturale dal titolo "Quando la Paura non ci fa più paura"- Scopo: educare gli studenti ad essere protagonisti della loro storia potenziando le qualità naturali per cantare la bellezza della vita.
Raccolti spontaneamente dei soldi (gli alunni più sensibili rifiutarono la colazione per contribuire) realizzammo una targa che ancora ora è li affissa nel muro accanto al portone dove don pino Puglisi entrava e usciva da casa.
Ricordo ancora le parole che sono incise perchè le abbiamo scritte 21 anni con la stessa convinzione di oggi "La mafia non ci appartiene e bisogna estirparla dal cuore di Caino".
Ed ecco una targa con la seguente scritta (vedi foto con a terra il mazzo di fiori) "Il tuo coraggio nelle nostre azioni, la tua semplicità nei nostri occhi, nel Vangelo la nostra certezza e le note della nostra speranza: a padre Puglisi noi giovani Liberi- La mafia è forte ma DIO E' ONNIPOTENTE".
Quel giorno eravamo migliaia a sostare dinnanzi a quel portone e a cantare la vita. Dove era caduto don Pino una grande Bibbia aperta.
Son passati 21 anni e oggi lo ricordiamo così: Con semplicità, con amore, con gioia perché -come amava ripetere Lui stesso- "Se il chicco di grano caduto in terra non muore non porta frutto".
Maurizio Artale, nostro amico e Presidente del Centro Padre Nostro, ha portato in sede Parlamento della Legalità la gigantografia di Padre Puglisi (vedi foto) noi siamo stati accolti al Provveditorato regionale della Carceri a portare i "pizzini della Vita" ai detenuti ritagliando colombe e dando vita proprio li all'Ambasciata della Giustizia "a firma Parlamento della Legalità (vedi foto).
Abbiamo sostato con le forze dell'ordine dinnanzi a quel portone... quasi a rivedere il sorriso di don Pino Puglisi che al suo carnefice, sorridendo, disse "Me l'aspettavo..:" E CADDE VITTIMA DEL PIOMBO MAFIOSO.
Da questo luogo 21 anni fa partiva l'esperienza del Parlamento della Legalità: in quella targa ce il nostro primo testamento, il nostro grido di libertà e di speranza, la certezza che le forze del male non prevarranno mai sulla LUCE.
Ne siamo certi:
chi professa la bellezza della Resurrezione non può che cantare la Speranza dell'Amore alla LUCE DEL SOLE.