Il Presente appartiene a quelli che credono nella bellezza dei loro sogni

Messaggio per iniziare INSIEME il nuovo anno scolastico 2012/2013

Il calendario ne segna l'inizio, la campanella apre il cancello dove le speranze e i sogni iniziano a comporsi sui banchi di scuola in attesa che gli studenti fanno la loro parte in difesa di un presente dove la storia si studia ma non tutti la fanno.
Inizia un nuovo anno scolastico e vorremmo tutti che fosse una bella "avventura" in una "palestra di vita" dove lo studente potesse arrivare con tanto entusiasmo, sentendosi sempre più accolto, capito,compreso, accettato, pronto a mettere a disposizione del gruppo classe il suo talento naturale per arricchire la vita di tanti e quindi la sua.
Recita un saggio dei nostri giorni "i giovani cinguettano secondo quanto hanno sentito i vecchi cantare" e non può che essere cosi: a noi il compito di saper comunicare con entusiasmo non frasi fredde e pezzi di libri ingialliti dai ricordi,bensì azioni culturali dove la bellezza dell'alunno e la preparazione del docente trovano casa nell'atrio del Sapere dove l'ignoranza e la presunzione non hanno diritto di accesso poichè dove ce luce le tenebre del pessimismo si frantumano da se.
Ripartire con ottimismo, dunque, certi che finchè abbiamo la speranza il futuro ci attende.
Bisogna saper scorgere nella profondità della propria anima quella massima "Cammina sulle orme dell'Arcobaleno ,cammina sulla scia della musica e tutto intorno a te sarà bellezza . Sull'arcobaleno c'è una via d'uscita da qualunque nebbia oscura".
Se così sarà i volti dei nostri studenti comunicheranno luce e bellezza viva poichè non saranno succubi di nozioni fredde e non dovranno subire il terrore di una interrogazione mnemonica,bensì apriranno mente e cuore a una compartecipazione per divenire "cittadini" attivi in un ambiente scolastico che ti sa scorgere il tutto oltre lo steccato del limite.
E che tutto ciò sia fatto con amore poichè "come l'acqua rimanda il volto al volto ,così il cuore rivela l'uomo all'uomo".
auguri, allora...ma di cuore.