Giovani, nel ricordo del Capitano Emanuele Basile
Monreale (PA) 19.5.2016 - I giovani del Parlamento della Legalità Internazionale raccontano la loro esperienza a Monreale nel ricordo del Capitano Emanuele Basile. “Sentire la loro voce, ascoltare il loro respiro, sposare i loro sogni e abbracciare le loro speranze. Ecco cosa scrive (1) Irene Anello, 16 anni componente del Parlamento della Legalità Internazionale Multietnico che all’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Francesco Ferrara” di Palermo ha trovato casa e dimora. Un articolo scritto in classe insieme alle compagne e compagni, scegliendo foto e scrivendo un pensiero che sa di genuinità e spontaneità.
E’ questa la scuola che piace, che convince dove i protagonisti sono loro, i giovani, gli adolescenti che attendono chi li ascolta, principalmente chi li vuole bene”. (Nicolò Mannino).
(1) «Giorno 4 Maggio, il Parlamento della Legalità Multietnico, capitanato dal professore Nicolò Mannino e dal professore Pellegrino Muscarnera, affiancato da alcune scuole superiori di Sicilia, si è attivato per ricordare l’uccisione del capitano Emanuele Basile, partecipando alla commemorazione avvenuta nel paese di Monreale.
Uniti da un profondo sentimento di giustizia, amore e legalità; ci siamo recati in questa città normanna, consapevoli di dover portare un messaggio di speranza e di gioia per tutti coloro che ancora oggi vivono all’ombra della Mafia e della violenza per far capire quanto sia importante essere uniti per proporre un messaggio di riscatto. Giunti a Monreale siamo stati accolti dal vicepresidente del Parlamento della Legalità Internazionale, Salvatore Sardisco e dal capitano dei Carabinieri della compagnia di Monreale, Guido Volpe. A seguito della commemorazione avvenuta presso la Sala Consiliare ci siamo recati nel luogo dell’eccidio dove abbiamo testimoniato la nostra solidarietà.
Un caloroso abbraccio di benvenuto ci è stato offerto dall’Arcivescovo di Monreale, Mons. Michele Pennisi, nostra guida spirituale. Al nostro istituto, a conclusione della manifestazione, è stato conferito il premio culturale “Testimoni di Speranza” 2016 assieme ad un bellissimo Sole in ceramica, simbolo dell’alba che non cesserà mai di sorgere sulla nostra terra ferita dalla violenza e dall’indifferenza.
Il Parlamento della Legalità Multietnico si preoccupa costantemente di ricordare alla gente che, se vogliamo, possiamo sconfiggere il buio; che come quel famoso 4 Maggio 1980, appesta il nostro paese. Siamo la terra del sole e anche se la Mafia cerca di distruggere e di far sparire per sempre il nostro sole, dobbiamo ricordare che essa è un fatto umano e, come diceva Giovanni Falcone: “come ogni fatto umano, cesserà di esistere.” La nostra giornata si è poi svolta nella valle dello Yato dove tutti insieme abbiamo vissuto un momento di fraternità e comunione pranzando presso un ristorante locale.
di Giuseppe Longo (Giornale del Mediterraneo)