Il Generale Riccardo Galletta e Nicolò Mannino sul sentiero della legalità

Riccardo Galletta, Nicola Mannino e Domenico Rossi 

Verona 14 Gennaio 2017 - “Riceviamo e pubblichiamo questo articolo a firma di Anna Lisa Tiberio, coordinatrice culturale del Parlamento della Legalità Internazionale per la Regione Veneto. Chi scrive - Tiberio - ben conosce il Generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri della Regione Sicilia Riccardo Galletta e Nicolò Mannino presidente del Parlamento della Legalità Internazionale. In vista dell’incontro culturale fissato a Verona e Rovigo  dove Nicolò Mannino sarà la personalità tanta attesa, ecco una riflessione vera, sincera e ricca di professionalità che sa di verità”.  «Tutte le scuole italiane che ogni giorno lavorano in stretta sinergia con le Istituzioni per promuovere la cittadinanza responsabile si uniscono al Parlamento della Legalità Internazionale presieduta da Nicolò Mannino per rievocare una pagina di Storia che non avremmo mai voluto scrivere per il grande dolore che la perdita di un figlio, vittima di violenza, ha arrecato a una famiglia, a tante famiglie. E sono qui per farmi portavoce di tutti quei Dirigenti, docenti e studenti delle scuole per ringraziarvi per aver dato voce a un grande dolore perché possa tramutarsi in un messaggio di Vita e speranza convinta che solo attraverso la memoria si possano conoscere i valori fondamentali dell’esistere. Solo non dimenticando i loro volti, i loro sorrisi, la loro voglia di vivere, i loro sogni potremmo farli rivivere dentro di noi e trasformali in azioni quotidiane tese al rispetto, alla solidarietà, all’amicizia e all’amore. Sono angeli che rendono la nostra vita ricca di luce, i nostri silenzi ricchi di parole, che ci aiutano ad affrontare situazioni difficili con coraggio. Ricordare pagine della nostra storia anche se fa male al cuore, per estrapolare da esse i valori fondanti della nostra Democrazia che deve essere cullata e protetta sulle ali della nostra intelligenza e con conoscenze, abilità e competenze che devono rendere il nostro Stato sempre un punto di riferimento importante per chi ha la volontà di costruire un mondo migliore. Ricordare per capire chi siamo ma da dove proveniamo.

Doveroso ricordare tutti quegli uomini e donne che hanno sacrificato la loro vita per ideali di pace e di rispetto della Vita. Se oggi l’Italia è una città di cultura, di progresso umano sociale ed economico è grazie alla sua Storia che non deve essere mai dimenticata… è grazie a quei tanti volti che hanno un nome che deve entrare nei libri di storia perché il loro passaggio su questa terra ha un senso, sì ha un valore così profondo che non può essere dimenticato... oggi pensiamo a loro perché sarebbero stati uomini e donne che studiano, lavorano, fanno ricerca... perché a loro è stata tolta questa opportunità? Perché certi individui non sanno amare, non sanno che cosa sia il dono della Vita: unica ed irripetibile nel tempo e nella storia.

 

Vorrei dire ai giovani di soffermarsi a guardare fotografie, i monumenti e cippi marmorei che ricordano attimi, persone e di fermare il tempo e la nostra anima anche solo per un attimo in un mondo dove tutto va di fretta… e c’è poco spazio per riflettere e pensare. Oggi l’universo giovanile rappresenta il futuro della società; fondamentale è però il sostegno del mondo adulto. Le pagine di cronaca sono spesso costellate di notizie che hanno come protagonisti giovani e giovanissimi, alcune volte vittime, altre aguzzini, altre ancora piccoli eroi. È uno scenario complesso, in cui però il mondo adulto, non solo quello dei genitori, ma anche quello degli insegnanti e degli educatori, che trascorrono molte ore a stretto contatto con i ragazzi, deve entrare a far parte in maniera sempre più attenta. Vorrei che tutti potessero incontrare pienamente la Vita con tutte le sue sfumature, luci, ombre e colori... Di ogni essere umano i giovani dovrebbero sempre cogliere l’unicità e avere grande rispetto di tutti e delle diverse idee. Ogni persona che ho incontrato mi ha insegnato qualcosa e ha contribuito a rendere la mia Vita sempre migliore da un punto di vista relazionale e per questo li ringrazio… In questo cammino non mi sono mai sentita sola. Ho incontrato interlocutori speciali nelle Istituzioni, tra gli studenti e le loro famiglie... persone che difficilmente dimenticherò. Oggi tra le persone e le Autorità che hanno partecipato a questa commemorazione c’erano il Sottosegretario del Ministero della Difesa Domenico Rossi e il Presidente Nicolò Mannino che hanno consegnato il Progetto Formativo Uno di noi - curato da Salvatore Sardisco, per ricordare il capitano Emanuele Basile - e la lettera di Papa Giovanni Paolo II al Generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri Riccardo Galletta che ricordo molti anni fa Tenente mentre portava la Bandiera della nostra Italia in occasione di un giuramento dei giovani allievi presso la Caserma Carlo Alberto Dalla Chiesa e poi Capitano presso la prestigiosa Accademia Militare di Modena e successivamente a Gaeta, Bruxelles, Roma... fino ad arrivare a Palermo.

Palermo una città che non è sola a leggere un passato pieno di dolore ma che vuole costruire un futuro migliore grazie a quella rete sinergica e costruttiva fatta di persone che credono nella giustizia e nella legalità. Continuiamo a rievocare, per non dimenticare e come dice Quaglia, continuiamo a studiare perché attraverso la cultura potremmo diventare uomini e donne che scrivono pagine di storia e di Vita in un’Italia che corre, ma non scappa dai problemi della quotidianità. Io sono italiana e ho il dovere di conoscere la mia storia. Mi inchino a Lei con sommo rispetto perché nella mia storia c’è anche il sorriso di Giuseppe e di tutti quei bimbi con i quali avrei voluto costruire la nostra Italia... Vi porterò sempre nel cuore e nelle mie azioni... ve lo prometto. E tutto grazie al MIUR, al Sottosegretario del Ministero della Difesa Domenico Rossi, sempre molto vicino alla Società civile e ai giovani e ai progetti di Cittadinanza e Costituzione, e al Parlamento della Legalità Internazionale che continua il suo viaggio perché tutti noi dobbiamo sempre guardare con coraggio, orgoglio e fierezza il nostro Tricolore».
Articolo di Anna Lisa Tiberio