Delegati da tutta Italia al Provveditorato Regionale delle Carceri per insediare l'Ambasciata della Giustizia a firma Parlamento della Legalità
L'Ambasciata della Giustizia del Centro Studi Parlamento della Legalità ha trovato dimora nella prestigiosa stanza del Provveditorato Regionale delle Carceri Siciliani dove il Provveditore Maurizio Veneziano con i suo
"fedelissimi" collaboratori coordina le iniziative per consentire ai detenuti di vivere la ri-educazione ripartendo dalla dignità umana fino al reinserimento nel sociale.
Un evento che ha registrato la partecipazione di una significativa presenza del personale degli agenti della Polizia Penitenziaria che hanno accolto i delegati del Parlamento della Legalità arrivati da Valmorea (Prov. Como), Milano, Bergamo, Taranto, Sicilia.
La data è quella del 9 maggio in richiamo alla stessa data in cui il 9 maggio del ‘93 Giovanni Paolo II lanciò l'anatema contro la mafia nella Valle dei Templi a chiusura del suo Pontificale.
Una riunione al tavolo della Presidenza e ognuno portando il suo fattivo contributo per stilare un programma di azione a favore della cultura della Vita che riparte dal detenuto che chiede ascolto e aiuto per essere reinserito in un tessuto sociale dove ad attenderlo spesso ce una famiglia ferita quanto il cuore di chi sta dietro le sbarre.
Al tavolo di lavoro, quindi, esperti del campo psicologico, del mondo dello sport e del volontariato, ma anche una delegazione della Crociata del Vangelo e la squadra "azzurra" di Radio Maria capitanata dall'amico Nino Tripodo.
Caterina Chinnici, Capo dipartimento minorile del Ministero della Giustizia e Madrina del Parlamento della Legalità ha inviato il suo messaggio di apprezzamento e di incoraggiamento mentre la prof.ssa Franca Tornese, coordinatrice Nazionale per il settore del Volontariato portava il saluto anche del Sindaco del Comune di Altavilla Milicia Nino Parisi, dove è stata insediata l'Ambasciata della Fede.
Parole di affetto di stima e di incoraggiamento sono stati espressi dal Provveditore Regionale delle Carceri Maurizio Veneziano il quale ben conosce gli obiettivi e le finalità del Parlamento della Legalità e ha accolto con affetto e grande professionalità i delegati nazionali arrivati da diverse città d'Italia.
A togliere il drappo azzurro e a far fotografare la targa, che da oggi si trova nella parete principale della sala conferenze del Provveditorato, ci hanno pensato Franca Tornese e il giovane Danilo Cucinella insieme al
Provveditore Maurizio Veneziano.
Poi tante foto davanti questa targa: dagli agenti (vedi foto con polizia penitenziaria, il Provveditore Maurizio Veneziano, Nicolò Mannino e Luca Tartaglia da Milano) ai referenti del Parlamento della Legalità che da
diverse città d'Italia si sono ritrovati a un tavolo di lavoro per dire agli smarriti di cuore "coraggio...non è tutto finito. C’è ancora cielo sopra di noi".
Questo momento fa parte del vissuto forte e concreto del Centro Studi Parlamento della Legalità