Padre Pino Puglisi trova dimora nel Parlamento della Legalità
Nella sala del primo piano ci sono tutti: da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, da Giovanni Paolo II alla foto del Giudice Rosario Livatino, omaggiata dal sindaco della città di Canicattì, terra che ha dato i natali a
un giudice già in fama di santità. Le sue parole scritte in una agenda nota a Mons. Carmelo Ferraro, Arcivescovo emerito dell'Arcidiocesi di Agrigento che dai microfoni di Rai 1 ha detto"Il Parlamento della Legalità? una risposta culturale all'anatema di Giovanni Paolo II lanciato nella Valle dei Templi quel 9 maggio 1993...",tuonano forti:"Quando moriremo non ci verrà chiesto se siamo stati credenti bensì - dice Livatino - se siamo stati credibili".
Oggi le porte del Parlamento della Legalità si sono spalancate per accogliere la grande foto di Padre Pino Puglisi, vestito da sacerdote mentre amministra il sacramento del battesimo. Il dono arriva dal Centro Padre Nostro, sito a Brancaccio dove don Pino ha operato con il Vangelo nel cuore fino al giorno della sua morte per mano mafiosa.
Ad applaudire la consegna tanti studenti arrivati da diverse province della Sicilia, terra meravigliosa che sente ancora, come un eco nel cuore, le parole di Paolo Borsellino "Questa terra sarà bellissima".
Con gli studenti e i bambini questa profezia si avvererà vista la purezza e la bellezza dei loro cuori e i sogni che li contraddistinguono dalla logica dei grandi.
Il Parlamento della legalità diventa così meta di studenti e luogo di riflessione e di raccoglimento per riflettere dinnanzi ai volti sorridenti delle vittime che hanno creato un varco di speranza in una terra bagnata da troppo sangue innocente.