LA POLIZIA PENITENZIARIA IN DIALOGO CON I GIOVANI SUL SENTIERO DELLA LEGALITA'
"Ringrazio il Direttore del Centro per la Giustizia Minorile per la Sicilia il dott Santo Ippolito per lo zelo e la passione nell'incoraggiare ogni iniziativa a favore di una cultura della vita e della legalita' vera ".
Chi parla e' il Dirigente della Polizia Penitenziaria Francesco Cerami da anni impegnato in prima linea con il Parlamento della Legalita' Internazionale nell'intraprendere un dialogo formativo e ricco di entusiasmo incoraggiando i giovani a credere in un'alba di rinascita senza mai abbassare la guardia dai vari pericoli che stanno "dietro l'angolo ".
>Francesco Cerami, accompagnato dall'agente scelto della polizia penitenziaria Simone Tarantino, ha preso parte all'incontro culturale svoltosi ne "I Giardini del Teatro Massimo" a Palermo dove tanti giovani del Parlamento della Legalita' Internazionale hanno scritto numerose lettere e riflessioni per ricordare il quarantunesimo anniversario dell'uccisione del vice brigadiere della Polizia Penitenziaria del Carcere di Termini Imerese Antonino Burrafato . L'evento organizzato dal presidente Nicolo' Mannino ha visto la partecipazione di tanti studenti, docenti, genitori, fare corona a Salvatore Burrafato il quale ricevendo tante lettere le ha consegnate all'editore Carlo Guidotti affinche ' il tutto diventi mosaico di speranza in un prossimo libro della casa editrice Ex Libris. Francesco Cerami ha gia' scritto una sua riflessione che coronera' il volume che sa di semplicita' e di amore alla vita .
" Ringrazio sentitamente - dice Nicolo' Mannino - principalmente l'amico e dirigente della polizia penitenziaria Francesco Cerami con il quale da piu' di dieci anni cooperiamo a favore di una cultura di dialogo con chi ha si sbagliato ma chiede il reinserimento nella societa' cosciente che bisogna sempre ricominciare . Non posso dimenticare il progetto culturale vissuto con i detenuti del Carcere Pagliarelli i quali hanno realizzato una mattonella inneggiante la legalita' e che ha dato vita a un faro esagonale collocato a Piano San Gregorio nell'agrigentino dove Giovanni Paolo II il nove maggio del 1993 lancio' l'anatema contro la mafia.
E poi- prosegue Mannino- grazie al dott Cerami abbiamo insediato l'Ambasciata della Speranza presso il Centro rieducativo del Malaspina e firmato con la gia' Direttrice del Centro per la Giustizia Minorile la dott.ssa Gallo un protocollo di intesa culturale con il nostro movimento. Il covid poi ha bloccato tutto . Riconosco pero'- conclude Nicolo' Mannino - il valore fondamentale che porta la polizia penitenziaria in un dialogo che i giovani amano alimentare poiche' fa capo a esperienze vissute che mettono al muro le attese di tutti per un mondo piu' a dimensione d'uomo ".
La polizia penitenziaria - sottolinea il dott Francesco Cerami - oltre alla sua vocazione di dialogo nel campo rieducativo e di ascolto, offre esempi di percorsi formativi incisivi nel mondo giovanile non solo dando ascolto e supporto alle varie esigenze di ognuno ma anche un assetto pedagogico verso coloro che necessitano di un sereno confronto, di un dialogo aperto e necessitano di particolari attenzioni per ricomporre una vita che spesso non brilla del tutto". A controfirmare la validita' dell'unione di collaborazione culturale gia' assodata tra parlamento della legalita' internazionale e la polizia penitenziaria , ecco tanti commenti di giovani che puntualmente partecipano a questi eventi. Scrive Alessandra undici anni presente al Teatro Massimo " Oggi e' stata una giornata di riflessione e penso che questa esperienza ( commemorare il sacrifico del voce brigadiere Antonino Burrafato ucciso dalla mafia quarantuno anni fa ) e' stata molto meglio di andare a mare o fare altro. La ringrazio per avermi regalato questa giornata indimenticabile ".
Ecco una voce , e come questa tante che sanno di amore alla vita, di richiesta di un mondo migliore, di voglia di verita' e giustizia . A Nicolo' Mannino, a Francesco Cerami e al vice presidente del parlamento della legalita' internazionale Salvatore Sardisco ( vice sovrintendente della polizia penitenziaria, in servizio in questo corpo da piu' di trenta anni ) il merito di non lasciare soli i giovani che a piu' voci invocano una vita senza violenza, sopprusi , arroganza e indifferenza.