PRESENTATO A MONTECITORIO IL " PASSAPORTO DELLA GIOIA " PIACE TANTISSIMO AI GIOVANI
Passaporto della Gioia: il Parlamento della Legalità Internazionale e la Pontificia Accademia di Teologia si uniscono per seminare speranza nei giovani. Il 27 novembre scorso, l’Aula dei Gruppi Parlamentari a Montecitorio è stata il teatro di un evento che ha messo al centro i giovani e il loro futuro.
Durante il convegno organizzato dal Parlamento della Legalità Internazionale, si è discusso di educazione ai valori costituzionali e dell'importanza di trasmettere legalità e giustizia come strumenti di crescita personale e collettiva. In questa cornice, è stato presentato in anteprima il Passaporto della Gioia, un progetto unico nato dalla collaborazione con la Pontificia Accademia di Teologia. La sala, animata dalla presenza di prefetti, questori, deputati e rappresentanti della Chiesa cattolica, ha accolto con entusiasmo il messaggio del Passaporto, amplificato dagli interventi di numerosi giovani arrivati da tutta Italia.
Il Passaporto della Gioia non è un semplice documento, ma un simbolo di impegno personale e collettivo. La copertina richiama i valori fondamentali della giustizia e della speranza, combinando i loghi delle due realtà promotrici. All'interno, sono descritti i tratti distintivi di chi desidera portare gioia e cambiamento: semplicità, empatia, capacità di alleviare la solitudine e seminare speranza. È una "carta d’identità dell’anima" che celebra l’amore per la giustizia e la volontà di costruire un mondo più solidale. "La legalità è un valore che deve partire dal cuore," ha sottolineato Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale. Mons. Antonio Staglianò, Presidente della Pontificia Accademia di Teologia, parla invece di una "rivoluzione culturale basata sulla gioia, capace di cambiare il mondo".
Il Passaporto, firmato da Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco Mons Antonio Stagliano' e Leonardo Lamberto Scaglione rappresenta un invito a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà, ma a costruire ponti laddove esistono barriere. È un documento che racchiude un percorso di formazione etica e spirituale, unendo legalità e fede in un messaggio di speranza.
Al termine dell’evento svoltosi il 27 novembre, i giovani partecipanti hanno ricevuto il Passaporto, simbolo di un impegno concreto. "Ogni sorriso, ogni gesto gentile, ogni parola di conforto è un mattone che contribuisce a costruire una società più giusta," ha ricordato Leonardo Lamberto Scaglione, delegato giovanile. Questo progetto si configura come un’eredità culturale per le nuove generazioni, un faro che illumina il cammino verso un futuro migliore, radicato nei valori più autentici.