UN LENZUOLO PER GIUSEPPE DI MATTEO...posato sul luogo del delitto.

E' posato sul quel lettino arrugginito non solo dal tempo ma dall'odio dei carnefici di cosa solo,bianco ma con tante firme incise dal vivo quasi a voler dire "tranquillo , Giuseppe, ti riscaldiamo noi per non morire mai". Nella stanza a piano terra, dove oggi sorge il Giardino della Memoria, i giovani studenti arrivati da diverse città d'Italia accogliendo l'invito di Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco ( rispettivamente presidente e vice presidente del parlamento della legalità internazionale ) hanno concluso un momento di preghiera in chiave interconfessionale con un segno tangibile di affetto e di amore verso il piccolo Giuseppe Di Matteo, sequestrato, i ucciso e sciolto nell'acido. Un lenzuolo bianco firmato da tutti i presenti e posato sul lettino mentre la copertina veniva omaggiata da un maresciallo maggiore dei carabinieri della stazione di orta Nova (Prov. Foggia) Paolo Mazzeo che con la moglie Tiziana l'hanno sistemato sul lettino oggi impreziosito anche da un angioletto che tiene la scritta "Giuseppe ".