Hazel Grace è una ragazza di 16 anni con un tumore ai polmoni e respiratore d’obbligo, Augustus Waters un ex campioncino di basket diciottenne a cui è stata amputata una gamba, ma non il sorriso."Colpa delle stelle" si riveste di tenera leggerezza grazie ai dialoghi brillanti, all’ironia dei personaggi e al paradossale senso di vita della gioventù dei protagonisti.
Insieme a voi vogliamo fare un riflessione sulla Vita ma anche sulla malattia, focalizzando l'attenzione su alcune splendide frasi:
Non possiamo scegliere le nostre ferite, ma possiamo scegliere chi ci ferirà
Non conta quanto forte ci si spinge, non conta quanto in alto si sale, non si potrà mai fare tutto il giro
L’amore è una malattia dalla quale non vuoi guarire
Mi sono innamorata così come ci si addormenta: piano piano, e poi tutto in una volta
Dedichiamo questi pensieri a tutti i giovani del Parlamento della Legalità e a chi giovane lo è già stato, ma conserva dentro di se l'amore puro per la Vita.
E' stata una serata fantastica, gioiosa, all'insegna dell'allegria, con il tricolore e la nostra bandiera a far dar cornice.
Abbiamo festeggiato in semplicità, come siamo abituati, con le persone che hanno visto nascere il Parlamento della Legalità e quanti collaborano attivamente in modo costante e disinteressato.
Erano presenti Roberto Pardo, ideatore del logo, Danilo Cucinella, che ha scritto il primo articolo parlando di noi, Gianni Luna e Vincenza Costanza, sostenitori dal primo momento della nascita. Antonella Abruzzo e Vito Illuminato, collaboratori diretti del Presidente Mannino, sempre solari e sorridenti insieme a Giuseppe Fiorenza, Salvo Sardisco e Helga Guardi, che seguono passo dopo passo tutte le iniziative sul territorio nazionale, pronti a illuminare e fortificare i nostri sentimenti.
Un ringraziamento grande va al nostro Vice Presidente, Dott. Umberto De Matteis, che supporta con grande generosità il nostro cammino.
Ma a Lui, l'Uomo che ci ha restituito la speranza, Nicolò Mannino, la nostra gratitudine che viene dal profondo del cuore.
Buon compleanno al Centro Studi "Parlamento della Legalità"
La nostra Associazione compie oggi 7 anni dalla sua costituzione ufficiale.
Sono stati anni meravigliosi, fantastici, ricchi di iniziative e azioni.
Nel corso del tempo molte cose sono cambiate, abbiamo mosso i primi passi con grande entusiasmo e con cautela. Ma poi siamo stati travolti dalla gioia dell'incontro, da come ci avete accolti, dai vostri sorrisi e dagli sguardi emozionati.
Non pensavamo di raggiungere questi risultati così straordinari e abbiamo così raccolto l'invito a non mollare.
Pensavamo che saremmo rimasti una piccola realtà locale, al massimo regionale. Oggi siamo invece, grazie a tutti Voi, un fermo punto di riferimento a livello nazionale, per tutti coloro che davvero vogliono essere artefici del loro destino.
La Cultura della Vita è incardinata negli ideali di giustizia, legalità, pace e fratellanza.
Vogliamo parlare diritto al cuore e alle coscienze, consapevoli che con la collaborazione di tutti, dai giovani alle famiglie, è davvero possibile un "futuro a colori".
Il ringraziamento più grande va al nostro Presidente, Nicolò Mannino, che è l'ideatore, il motore e il fondatore del Parlamento della Legalità. Senza di lui nulla di tutto ciò sarebbe mai stato possibile.
Stiamo lavorando con grande intensità, impegno e serietà per migliorare ed essere sempre più vicini alle famiglie delle vittime della mafia.
Vorremmo dirvi dappiù ma...
L'anno che ci attende è già ricco di grandi sorprese... pian piano le conoscerete tutte e siamo sicuri che vi piaceranno.
Il Parlamento della Legalità vuole ricordare un uomo con la schiena diritta, un Ufficiale dei Carabinieri integerrimo, esigente e deciso, con un’insaziabile fame di giustizia. Un onesto servitore dello Stato.
Carlo Alberto Dalla Chiesa nasceva il 27 settembre 1920 nella cittadina sabauda di Saluzzo, ricevendo l’eredità spirituale del padre carabiniere.
Essere Carabiniere vuol dire essere italiano alla seconda potenza: rigore, senso di umanità, possanza della Legge e l’Idea di un Popolo. Rifiutò di collaborare con le "SS" e si unì alla Resistenza partigiana. Condusse una brillante carriera nell'Arma dei Carabinieri, passando dalla cattura degli assassini di Placido Rizzotto al Comando della Legione Carabinieri Sicilia e nel 1978 diviene responsabile del nucleo Antiterrorismo, conseguendo grandi successi contro le Brigate Rosse.
Venne nominato Prefetto nel 1982 dal Ministro Virginio Rognoni che gli disse
"Caro generale, lei va a Palermo non come Prefetto ordinario ma con il compito di coordinare tutte le informazioni sull'universo mafioso".
Ma Carlo Alberto Dalla Chiesa voleva poteri straordinari. Sulla mafia aveva le stesse idee di Giovanni Falcone, in quegli anni fu infatti formalizzata la figura giuridica del pentito.
A Palermo lamenta più volte la carenza di sostegno da parte dello Stato. Emblematica e carica di amarezza rimane la sua frase:
"mi mandano a Palermo con gli stessi poteri del Prefetto di Forlì".
Gli uomini d'onore sanno benissimo di non essere invulnerabili e di doversi proteggere oltre la paranoia. Dalla Chiesa, seguito da cento occhi, ascoltato da cento orecchie, è immerso nei veleni di Palermo e circondato da molti onorevoli e notabili che mal nascondono una viva preoccupazione.
Alle ore 21.15 del 3 settembre 1982, la A112 bianca sulla quale viaggiava il Prefetto, guidata dalla moglie Emanuela Setti Carraro, fu affiancata, in via Isidoro Carini a Palermo, da una BMW.
Trenta pallottole di Kalashnikov AK-47 falciano il Prefetto e la moglie, mentre un altro killer liquida l'agente di scorta, Domenico Russo. Lui tenta di proteggere la moglie col suo corpo, ma il killer spara prima a lei..
Nella lotta a Cosa Nostra la morte è una costante con cui occorre fare sempre i conti. Sul luogo dell'eccidio, un anonimo cittadino lascia un cartello affisso al muro. Poche parole che in breve fanno il giro del mondo: "Qui è morta la speranza dei siciliani onesti".
Se è vero che le Istituzioni furono assenti nel momento del bisogno e che la stessa famiglia ne pagò le conseguenze, a distanza di 32 anni il nome di Carlo Alberto Dalla Chiesa riecheggia nelle Piazze, nelle televisioni, tra la gente comune e nelle Scuole. Noi non lo dimenticheremo mai e con con lui non dimenticheremo tutti gli operatori che hanno lottato e lottano ogni giorno per gli ideali di giustizia e legalità.
Oggi più che mai siamo fortemente convinti che
"... ci sono cose che non si fanno per coraggio. Si fanno per poter continuare a guardare serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei propri figli". Carlo Alberto Dalla Chiesa
Qualcuno per una vita intera ha consigliato dallo schermo televisivo una massima di vita "sempre più in alto" e oggi dopo che è passato ad altra vita, i giovani del Parlamento della Legalità hanno dato concretezza a questo consiglio.
L'autore era Mike Bongiorno gli esecutori i giovani e non che hanno partecipato a una scalata sui monti Pirenei arrampicati sempre più in alto grazie a una funivia e poi a una seggiovia che ci ha portato in cima.
Sono i giovani di Altavilla Milicia ( dove il Parlamento della legalità ha trovato sede da anni e il sindaco Nino Parisi ci ha pure conferito la cittadinanza onoraria con altri pellegrini che in un pomeriggio, da Lourdes siamo andati a vivere un'esperienza meravigliosamente indimenticabile.
Lassù...in alto ...quasi a toccare il cielo con un dito abbiamo - insieme- issato la bandiera del Parlamento della Legalità un modo simbolico e carino per dire alla Spagna e alla Francia che anche noi abbiamo diritto di parola per una cultura di vita e di bellezza.
Gioia, applausi, sorrisi, clima di familiarità e tanta semplicità.
Questi gli ingredienti di un pomeriggio che ci hanno visto sui Pirenei ai confini di due Stati certi che non bisogna mai avere paura di andare ad alta quota.
Ne siamo certi: mai avere paura dei confini...mai mollare... perché le aquile volano alte poiché sanno da dove sono partiti e dove vogliono arrivare.
Giunti in cima, issando la bandiera abbiamo percorso un sentiero che ci ha portato presso il lago (un laghetto sui monti ad alta quota? ebbene SI) chiamato Pass Lac Gaulbe.
Nei prossimi giorni ci ritroveremo ad Altavilla Milicia, Comune palermitano che ha già un'Ambasciata del Parlamento della Legalità, e una volta scesi a valle inizieremo un percorso culturale sul sentiero della bellezza e della gioia.
Nicolò Mannino
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Momenti indimenticabili. Qui a Bartrès, località a pochi chilometri da Lourdes, vi è una chiesetta proprio accanto la casa dove Bernadette (la povera pastorella di Lourdes prescelta da Maria per aprire un varco di miracoli in una grotta che prima custodiva animali in un clima maleodorante e oggi invece profuma di santità) all'età di 10 anni è andata ad abitare dalla sua nutrice...a causa della povertà che la faceva da patrona nella sua povera casa. Qui, accompagnati da don Ugo di Marzo, dal seminarista Pietro Cusenza, da due diaconi permanenti e da decine di pellegrini, abbiamo consacrato il Centro Studi Parlamento della Legalità a Maria. Prima ci siamo recati alla grotta posando una lettera e la preghiera di consacrazione alla Madonna proprio nel contenitore delle richieste di preghiera. Sotto lo sguardo di Maria abbiamo aperto la nostra bandiera, la stessa che abbiamo posato sotto l'altare durante la celebrazione della Santa messa e la recita della Preghiera di Consacrazione. Sull'altare abbiamo sistemato una piccola statuetta di Maria con accanto la chiave della sede nazionale del Parlamento della Legalità. Un dono inaspettato e prezioso ha coronato l'evento. Accanto all'altare, il reliquiario contenente una frammento del corpo di Santa Bernadette. Mi è stato dato il permesso di prendere questo reliquiario e dalla sacrestia portarlo sull'altare. Una grande emozione. Davanti a Bernadette abbiamo pregato chiedendo a Maria di proteggere il nostro cammino e benedire tutti i componenti del Parlamento della Legalità. Un coro di popolo ha pregato con noi. Oggi, dopo questa professione di fede, ci sentiamo più saldi nell'unità e con la gioia e la serenità nel cuore siamo rientrati pronti a recarci prima al Quirinale e poi alla Camera dei Deputati per dare il via al nuovo anno accademico del nostro movimento che si arricchisce giorno per giorno sempre più di tanti giovani e di tanta gente che da ogni parte d'Italia ci chiede di condividere una cammino di Speranza e di vita.
Un appuntamento importante ha siglato la sosta a Lourdes sotto lo sguardo materno di Maria, mentre tanti ammalati snodavano una preghiera sostando ai piedi della grotta.
Proprio in questo luogo che sa di "miracoli", qui tra il silenzio della preghiera e il rumore delle sedie a rotelle e tante barelle con su moltissimi ammalati, noi abbiamo prima sostato in preghiera e poi posato le nostre mani nella roccia, quasi accarezzando la grotta dove Maria ha chiesto a Bernadettes "venite a bere quest'acqua e a lavarvi alla sorgente", abbiamo posato la preghiera di Consacrazione a Lei, per chiedere forza, protezione, gioia nel cuore, pace e determinazione nell'essere messaggeri di un Inno alla Vita.
Accompagnati dal sacerdote, don Ugo Di Marzo (componente del Parlamento della Legalità) da due diaconi, un seminarista e tanti pellegrini, ai piedi di Maria abbiamo posato l'atto di Consacrazione, con una lettera dove si chiede aiuto e protezione per tutti coloro che a vario titolo fanno parte del Centro Studi Parlamento della Legalità.
Una lettera ricca di affetto filiale a Colei che "Tutte le generazioni chiameranno Beata", a una Mamma particolarmente attenta ai bisogni spirituali dei suoi figli, una lettera dove ci sono i nomi di tutti e i cuori di quanti, in semplicità e bellezza d'animo, hanno a cuore il Parlamento della Legalità.
Posare questa lettera e l'atto di Consacrazione per noi vuol dire affidare tutto a Lei, a una Madre che adesso ha fra le sue mani il presente e il futuro del nostro movimento... A Maria il nostro grazie e a Te che leggi un saluto da questo luogo dove il dolore cerca la speranza e lo sguardo amorevole di una madre asciuga le lacrime di solitudine di tanti che pensavano di farcela da soli.
Ormai Lourdes ci appartiene...ormai Lourdes sa di noi
Nicolò Mannino
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Santa Bernadette Soubirous è conosciuta per le apparizioni mariane alle quali riferì di aver assistito in una grotta del suo paese natale (Grotta di Massabielle).
La visione dell'allora quattordicenne Bernadette di "signora vestita di bianco", divenuta nota poi come Nostra Signora di Lourdes, viene correlata a prodigi dichiarati non spiegabili scientificamente da una Commissione medica appositamente istituita dall'amministrazione del Santuario.
Nicolò Mannino, di ritorno da Medjugorje, dopo una breve pausa, ha proseguito il pellegrinaggio verso Lourdes, dove la Santa ha vissuto I giorni della sua vita dopo aver vissuto il dono dell'apparizione della Madonna.
"Fiducia e affidamento. Questo è il cuore dell’esperienza che si vive a Lourdes. Rappresenta per ognuno la possibilità di vivere con intensità alcuni giorni dedicati alla spiritualità mariana e l’occasione speciale per cogliere il messaggio silenzioso e profondo che si diffonde dalla grotta". (cit. ORP)
Alle 17 odierne, a conclusione della celebrazione eucaristica, verrà consacrato il nostro Parlamento della Legalità.
La pregherà sarà proclamata dal sacerdote Don Ugo Di Marzo e dal Presidente Nicolò Mannino. A Lourdes, sono presenti diversi pellegrini provenienti dalla Sicilia.
"La caducità della esistenza umana a Lourdes si tocca con mano e si percepisce la sofferenza di chi si affida speranza concreta di guarigione collocata in qualcosa che prevarica l’ordinaria quotidianità e che ha una dimensione tutta spirituale". (cit. lourdespellegrinaggi.it)
La Segreteria di Presidenza
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Intanto si uccide. Continuano massacri, bambini trucidati, gente che non conosce lo stato diplomatico rimane vittima di un bombardamento che grida vendetta al cospetto di Dio. Tanti, forse troppi, che hanno il coraggio e la coerenza di vivere la fede cristiana (non solo dirsi a parole cristiani) vengono fatti fuori in tutti i sensi.
Si, si uccide con molta facilità mentre i mass media ne danno notizia come se una telenovela continuasse a raccontare ciò che non importa sperando in un lieto fine.
Si, si uccide: bombe su città, vittime a raffica, si frantumano sogni e
speranza bombardando la fede dei cristiani che ovunque si trovano amano vivere il Vangelo della Speranza e la coerenza delle Beatitudini.
Si, si muore sotto gli occhi delle telecamere mentre anche giornalisti vengono sgozzati e tanti sono seppelliti dalla cattiveria fratricida e
dall'indifferenza di molti che lanciano missili e creano tavoli per discutere sulla pace.
No, tutto ciò serve ma non basta.
Con Papa Francesco anche noi del Parlamento della Legalità vogliamo levare la voce e parlare alle coscienze di tanti per far comprendere con determinazione che la Pace è un dono da invocare, che la Giustizia è un diritto dell'uomo, che la Speranza non va annientata.
Ecco perchè oggi desideriamo far sentire la nostra voce facendo nostra la riflessione di don Tonino Bello "Davanti al tribunale degli uomini renderete conto delle vostre azioni, ma dinnanzi al tribunale di Dio renderete conto dei vostri silenzi". Silenzi che urlano pace e serenità, silenzi che fanno a pugni con una fede annacquata dal qualunquismo mentre molti nostri fratelli nella fede vengono assassinati senza pensarci due volte.
Occorre più che mai SVEGLIARE LE COSCIENZE.
Si organizzare momenti di riflessione, invocare il dono della conversione dei cuori, vedere cristiani occidentali che sanno agire in difesa di un credo che nessuno potrà mai scalfire.
Occorre sentire nel silenzio delle nostre coscienze il pianto di tanti bambini, di tanta gente che con occhi sbarrati ci guarda e ci chiede "Tu, almeno tu cristiano come me fai qualcosa".
Dobbiamo scuotere non solo le coscienze dei grandi diplomatici che ragionano, spesso con tecniche politiche di opportunismo e con quella superficialità che sa di diabolicità, sulla sorte di popoli già poveri di suo...ma è urgente parlare ai popoli che affollano le piazze con Papa Francesco...a quanti si professano cristiani e credono nel Vangelo della Vita.
Facciamo qualcosa, facciamo sentire il nostro appello...lo so è poco ma è quella goccia d'acqua pulita che serve all'oceano e che se non ci fosse l'oceano ne sarebbe privo. Non stiamo più a guardare e commentare...qui ce tanta gente che muore. Se possibile parliamo al cuore di Caino e facciamo sentire su di lui lo sguardo di Dio che ripete ancora oggi
Caino dov'è tuo fratello?
A noi difendere Abele e tutelargli la vita. Costi quel che costi.
Nicolò Mannino
Presidente del Centro Studi Parlamento della Legalità
Dopo aver trovato consenso in diverse città d'Italia e aver accolto l'invito dell'artista Barbagallo di poter insediare un'ambasciata del Parlamento della Legalità a Shanghai (Cina), oggi grazie all'On. Fucsia FITZGERALD NISSOLI eletta nella circoscrizione America Settentrionale e Centrale, la nostra Associazione si prepara a sbarcare nella Grande Mela con quell'entusiasmo e quella gioia che fanno del Parlamento della Legalità un punto di riferimento per chi vuole agire a favore di una cultura di Pace, Giustizia, Solidarietà e Fratellanza, oltre lo schieramento partitico e in chiave interconfessionale.
Persona solare e determinata, ricca di sani principi e di tanto zelo per una cultura dello sviluppo e della convivenza civile tra le anime dei popoli, l'On. Nissoli ha incontrato il Presidente Nicolò Mannino e insieme hanno coordinato le diverse iniziative da portare avanti in America.
In prima battuta, il deputato italo/ americano ha aderito al Parlamento della Legalità e il prossimo 8 ottobre partecipando all'inaugurazione dell'Anno Accademico presso la sala Mercede della Camera dei Deputati riceverà la nomina a collaboratore di Presidenza.
Angela Fucsia Nissoli, coniugata Fitzgerald, è nata a Treviglio (BG), ed è stata eletta con il sistema delle preferenze (chi l'ha votata ha scritto il suo nome e cognome nella scheda). Vive da circa 25 anni negli Stati Uniti, dove risiede con marito e tre figli e vanta tantissime iniziative e interventi consultabili sulla sua pagina personale: "Sono onorata di aderire al Parlamento della Legalità ed esprimo apprezzamento per questo lavoro svolto con tanta passione".
L'incontro si è svolto a Letojanni, località balneare ai piedi di Taormina, grazie alla collaborazione di Francesco Mascali che tanto si è adoperato perché la Deputata conoscesse il Parlamento della Legalità e il suo Presidente Nicolò Mannino.
Durante il colloquio sono state presentate le diverse iniziative e il progetto formativo culturale che verrà presentato a Roma in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico, dove già si registra il tutto esaurito, viste le prenotazioni arrivate da diverse personalità provenienti da tutta Italia... e non solo.
"Ringrazio Francesco e l'On. Nissoli -ha precisato Nicolò Mannino- per questo positivo confronto e La ringrazio pubblicamente per la grande disponibilità dimostrata a dar vita a un'Ambasciata del nostro Parlamento della Legalità in America, meta molto ambita da tantissimi nostri connazionali che proprio in quella meravigliosa terra hanno trovato accoglienza e riscatto".
All'On. Fucsia Nissoli verrà, quindi, conferita l'Ambasciata della Libertà, con sede a New York, quasi un richiamo alla Statua simbolo dell'America, per poter svolgere dei seminari studio anche in altre città americane sensibili al tema della Pace e della Legalità.
Un lungo colloquio, quindi, siglato da una foto e da una cartella che contiene tanto materiale riguardante il cammino culturale portato avanti dal Parlamento della Legalità in diverse città d'Italia.
Si varca così l'orizzonte nazionale e si va oltre... certi che solo la passione, la determinazione, il credo, la Speranza in un mondo più vero possono aprire dialoghi internazionali a favore della Vita.
Noi in questo ci crediamo fermamente e se oggi Cina e America ci accolgono vuol dire che non abbiamo seminato invano.
Un Grazie di cuore all'On. Nissoli e al giovane Francesco Mascali per aver creato le condizioni affinche il Parlamento della Legalità potesse trovare dimora anche tra i nostri connazionali in America.