Elaborato fotografico, un pensiero che vede sbocciare la creatività di un 17enne che segue da anni il cammino culturale del Parlamento della Legalità Internazionale.
Gioele, uno studente bravo, valido,uno di quelli che pensa e agisce e lo fa con stile e bravura.
Residente a Monreale, da anni Gioele segue il progetto culturale che si porta avanti nelle scuole di diverse regioni d'Italia.
Chiamato a commentare un pensiero che abbraccia l'Enciclica di Papa francesco "Laudato SI ", noi abitanti nel mondo la nostra casa comune, siamo chiamati a scoprire la bellezza e la gratuità dell'amore vero , quello che non ha prezzo né compromesso, quello che non si mercanteggia e non si vende a prezzi di fine stagione.
Noi, mendicanti di quell'amore che travolge e avvolge l'animo, siamo autentici esploratori in cerca di terre fertili (cuori puri, buoni, semplici, amabili, privi di menzogne e cattiverie) dove piantare i nostri fiori (cioè le nostre idee, mettere il coraggio di non mollare...) Gioele ha posto un bocciolo di rosa in primo piano con la sua città di Monreale offuscata che sebbene presente stenta a darsi vita e colore.
La semplicità in primo piano poi tutto il resto.
Questo elaborato fotografico dice tutto e propone all'attenzione di chi legge una sola certezza: I nostri giovani quando si lasciano esprimere sanno dare il meglio d sé, sanno proporre e agire e principalmente far sbocciare quanto portano nel silenzio dell'animo dove ogni parola sa di profumo e di ebbrezza pura.
Il Presidente della Provincia di Taranto, Martino Tamburrano invita Nicolò Mannino al Palazzo del Governo per la presentazione del percorso culturale del "Parlamento della Legalità Internazionale".
Taranto, 30 Gennaio 2017 - Ha avuto luogo in mattinata l'incontro tra il Presidente della Provincia di Taranto, dott. Martino Tamburrano e la delegazione del Direttivo Regionale della Puglia del Parlamento della Legalità Internazionale, guidata dai Coordinatori Antonio Cerbino e Alessio Surano insieme ai membri del direttivo Pietro Dragone e Salvatore Giordano, in merito alla presentazione del percorso culturale dell’associazione anti-mafia voluto da Nicolò Mannino - dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio - anche nella Provincia di Taranto.
L'associazione del Parlamento della Legalità Internazionale (PdLI) si è insediata per la prima volta in Puglia all'inizio di Gennaio scorso , e ha la sua sede regionale a Massafra presso i locali adiacenti la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, li dove sorge l'"Ambasciata del Perdono e della Misericordia" inaugurata dal prof. Nicolò Mannino, il Presidente-Fondatore di questo movimento che ha già le sue radici in diverse regioni d'Italia, e che gode di ampio consenso e stima sia da parte delle Istituzioni governative che dal mondo ecclesiale.
In vista di tale evento, questi giorni verranno diramati gli inviti alla partecipazione proprio alle maggiori istituzioni sul territorio, i sindaci dei Comuni della Provincia, le Forze dell'Ordine e ai dirigenti del mondo Scuola. La convocazione è fissata per sabato 25 Febbraio alle ore 10.00 presso il Palazzo del Governo di Taranto, sede della Prefettura e della Amministrazione Provinciale. All'incontro ha assicurato il suo intervento Nicolò Mannino con il vice presidente Salvatore Sardisco che risponderanno all'invito della Provincia, nella figura del presidente Martino Tamburrano, appuntamento tanto atteso nella nostra Regione per portare un messaggio di speranza e legalità in vista del XXV anniversario delle stragi di Capaci e Via D'Amelio.
L'iniziativa ha trovato particolare interesse presso la sensibilità del Presidente della Provincia Tamburrano che si è subito mostrato accogliente verso i delegati del PdLI ed entusiasta riguardo all'obiettivo principale di questo incontro: la sensibilizzazione dei giovani della provincia ai temi della solidarietà e della legalità.
Più volte infatti Nicolò Mannino ha insistito su come sia importante mostrare un esempio di vita ai giovani per costruire una società nuova." Una società di uomini e donne che nel paradigma del Vangelo dei talenti rifiutino le logiche mafiose ed il compromesso omertoso". E sarà proprio a Taranto che il prof "amico degli Ultimi"-come la stampa l'ha battezzato- getterà questo seme di speranza il prossimo 25 Febbraio, per la prima volta dinanzi ai Sindaci dei Comuni di Taranto e a tutte le istituzioni civili e militari della Provincia.
Un incontro che servirà da spartiacque al prossimo evento culturale e di sensibilizzazione che si terrà nei prossimi mesi- aprile / maggio- , sempre in Puglia, e al quale accanto a Nicolò Mannino sarà presente Franca Castellese, la mamma del piccolo Giuseppe Di Matteo, il bambino sequestrato, ucciso e poi sciolto nell'acido dai carnefici di "cosa loro". "Accogliamo con gioia questo invito-dice Nicolò Mannino- per continuare il cammino culturale intrapreso a favore dei grandi valori della vita siglati col sangue da tanti uomini che non hanno piegato la schiena a nessun compromesso divenendo segno e simbolo di una cultura di riscatto e di speranza per il nostro Paese".
Il Presidente della Provincia di Taranto, Martino Tamburrano invita Nicolò Mannino al Palazzo del Governo per la presentazione del percorso culturale del "Parlamento della Legalità Internazionale".
Taranto, 30 Gennaio 2017 - Ha avuto luogo in mattinata l'incontro tra il Presidente della Provincia di Taranto, dott. Martino Tamburrano e la delegazione del Direttivo Regionale della Puglia del Parlamento della Legalità Internazinale, guidata dai Coordinatori Antonio Cerbino e Alessio Surano insieme ai membri del direttivo Pietro Dragone e Salvatore Giordano, in merito alla presentazione del percorso attivo del movimento culturale voluto da Nicolò Mannino -dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio - anche nella Provincia di Taranto.
L'associazione del Parlamento della Legalità Internazionale (PdLI) si è insediata per la prima volta in Puglia all'inizio di Gennaio scorso , e ha la sua sede regionale a Massafra presso i locali adiacenti la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, li dove sorge l'"Ambasciata del Perdono e della Misericordia" inaugurata dal prof. Nicolò Mannino, il Presidente-Fondatore di questo movimento che ha già le sue radici in diverse regioni d'Italia, e che gode di ampio consenso e stima sia da parte delle Istituzioni governative che dal mondo ecclesiale.
In vista di tale evento, questi giorni verranno diramati gli inviti alla partecipazione proprio alle maggiori istituzioni sul territorio, i sindaci dei Comuni della Provincia, le Forze dell'Ordine e ai dirigenti del mondo Scuola. La convocazione è fissata per sabato 25 Febbraio alle ore 10.00 presso il Palazzo del Governo di Taranto, sede della Prefettura e della Amministrazione Provinciale. All'incontro ha assicurato il suo intervento Nicolò Mannino con il vice presidente Salvatore Sardisco che risponderanno all'invito della Provincia, nella figura del presidente Martino Tamburrano, appuntamento tanto atteso nella nostra Regione per portare un messaggio di speranza e legalità in vista del XXV anniversario delle stragi di Capaci e Via D'Amelio.
L'iniziativa ha trovato particolare interesse presso la sensibilità del Presidente della Provincia Tamburrano che si è subito mostrato accogliente verso i delegati del PdLI ed entusiasta riguardo all'obiettivo principale di questo incontro: la sensibilizzazione dei giovani della provincia ai temi della solidarietà e della legalità.
Più volte infatti Nicolò Mannino ha insistito su come sia importante mostrare un esempio di vita ai giovani per costruire una società nuova." Una società di uomini e donne che nel paradigma del Vangelo dei talenti rifiutino le logiche mafiose ed il compromesso omertoso". E sarà proprio a Taranto che il prof "amico degli Ultimi"-come la stampa l'ha battezzato- getterà questo seme di speranza il prossimo 25 Febbraio, per la prima volta dinanzi ai Sindaci dei Comuni di Taranto e a tutte le istituzioni civili e militari della Provincia.
Un incontro che servirà da spartiacque al prossimo evento culturale e di sensibilizzazione che si terrà nei prossimi mesi- aprile / maggio- , sempre in Puglia, e al quale accanto a Nicolò Mannino sarà presente Franca Castellese, la mamma del piccolo Giuseppe Di Matteo, il bambino sequestrato, ucciso e poi sciolto nell'acido dai carnefici di "cosa loro". "Accogliamo con gioia questo invito-dice Nicolò Mannino- per continuare il cammino culturale intrapreso a favore dei grandi valori della vita siglati col sangue da tanti uomini che non hanno piegato la schiena a nessun compromesso divenendo segno e simbolo di una cultura di riscatto e di speranza per il nostro Paese" .
Il quotidiano "La città di Salerno" riporta la reazione e il messagio di Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale, al Sindaco di Eboli Massimo Cariello
A nome mio personale e di tutto il Parlamento della Legalità Internazionale esprimo affetto, vicinanza e stima verso il sindaco del Comune di Eboli, l'amico Massimo Cariello per il gesto intimidatorio ricevuto da chi ha appiccato il fuoco alla sua vettura la notte scorsa creando panico e non poche preoccupazioni sia al sindaco che agli abitanti della zona.
Gesti simili si commentano da soli poichè mettono in evidenza la paura e la solitudine di chi tenta invano di bloccare un cammino culturale di rinascita già avviato da questo sindaco e dal suo staff di validi collaboratori.
E' impensabile come ancora si cerchi di agire nel buio dell'orrore e della meschinità quando invece una comunità meravigliosa e valida come quella di Eboli sta camminando su un sentiero di sviluppo, di legalità a partire proprio dai giovani. Ricordo ancora con commozione gli incontri sul tema della legalità vissuti in carcere con i detenuti e poi con i giovani delle scuole. Momenti di confronto, di crescita, di impegno collettivo alla luce di chi ha pagato con la vita una autentica cultura di riscatto da ogni forma di violenza e intimidazione.
Al carissimo sindaco e amico Massimo Cariello il nostro apprezzamento per il suo operato e mentre facciamo quadrato intorno a lui invitiamo fraternamente chi agisce nell'odio, nel buio e nell'illegalità ad abbassare le armi dell'ignoranza e del rancore e dare spazio anche nel suo cuore a quei sentimenti di bene e di serenità che una sana comunità cittadina come quella di Eboli desidera.
La violenza e le intimidazioni non portano a nulla . Fanno più male alla coscienza di chi le compie che di chi le riceve.
Presto verremo a Eboli per abbracciare le speranze degli onesti e i sogni dei giovani, e vorremmo che quel giorno non molto lontano chi ha commesso tale gesto vile e disumano si converta al bene e sappia chiedere "scusa " al sindaco e a tutta la città di Eboli...lo faccia per i giovani di questa città.
lo faccia per chi crede che nessuna notte sarà cosi lunga da impedire al giorno di ritornare.
Palermo 28 Gennaio 2017 – «Il Generale Domenico Rossi, Sottosegretario di Stato del Ministero della Difesa, ha accolto la nomina di Socio del Parlamento della Legalità Internazionale dal prof. Nicolò Mannino presidente di questo movimento culturale apartitico interconfessionale e interreligioso.
Prima del Generale Rossi, la stessa nomina è andata al magistrato Cosimo Ferri attuale Sottosegretario di Stato del Ministero della Giustizia. Durante l’incontro svoltosi nella Sala Consiliare del Comune di Palermo, il Gen. Rossi ha invitato i giovani a “credere in una cultura di giustizia e di pace tenendo gli occhi aperti e non essere mai vittime di nessuna sub cultura di violenza”.
Nicolò Mannino e il Gen. Domenico Rossi, il prossimo 14 febbraio incontreranno gli studenti della città di Verona e provincia per continuare il cammino culturale intrapreso sul tema “Educazione alla Legalità e Cittadinanza attiva”. Per noi è un motivo di profonda gioia e di onore avere accanto persone fantastiche e vere come il Generale Domenico Rossi – precisa Nicolò Mannino -.
Da sempre Domenico Rossi ha saputo, con incisività e semplicità, parlare al cuore di migliaia di studenti, incoraggiandoli a innamorarsi sempre più della nostra patria, del suo tricolore e di non cadere mai nelle trappole del finto benessere dei paradisi artificiali”. Intanto, in casa Parlamento della Legalità Internazionale si lavora al programma della settimana di studi sul tema sopra citato e non è esclusa una tappa al Ministero della Difesa, visto che già due anni fa con una singolare lettera di apprezzamento per l’impegno vissuto con tanti giovani arrivati a Palermo da diverse città d’Italia e che fanno parte del Parlamento della Legalità Multietnico, il Ministro della Difesa Roberta Pinotti ha sottolineato come questo movimento (coordinato da Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco) merita attenzione e rispetto”».
PATRIZIA GIAVERI ,oggi "bravissima " Dirigente Scolastico in una scuola del
Bergamasco ha riinvitato il prof. Nicolò Mannino a ritornare a Bergamo per dar vita a un'ambasciata del Parlamento della Legalità Internazionale , incontrando migliaia di studenti in prossimità della MARCIA DELLA LEGALITA' in programma per il prossimo 19 maggio nel ricordo delle stragi di Capaci e via D'Amelio. Nicolò Mannino ha accolto l'invito...anche perchè la stampa nazionale si è già interessata di lui quando anni fa ha animato la marcia dei colori nel ricordo di Rita Atria. Ecco la stampa come raccontò quell'evento-
Quando coraggio ci vuole per dire no alla mafia? Tanto, ce ne vuole tanto, unito all´amore per chi quel no l´ha pagato con la vita. Ed è stato il professor Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della Legalità Internazionale, arrivato a Bergamo , a trascinare per le strade della città di Bergamo centinaia e centinaia di studenti e studentesse del Liceo Artistico "Giacomo e Pio Manzù" che hanno voluto gridare insieme a lui il loro inno alla legalità. Mannino ha ricordato ai ragazzi, che si sono stretti intorno a lui al Polaresco al termine della manifestazione, che "La subcultura mafiosa ha le ore contate e per questo che è nato il Parlamento della Legalità, un movimento culturale che invita i giovani ad essere protagonisti della propria storia". Una marcia anche in nome di Rita Atria, collaboratrice di giustizia morta suicida diciannove anni fa a soli 17 anni, che dopo la morte di Paolo Borsellino ha capito che senza una protezione non ce l´avrebbe fatta e si è buttata dal balcone. "Una volta Rita ha detto che prima di combattere la mafia bisogna aver sconfitto la mafia che c´è in ognuno di noi con il nostro modo sbagliato di comportarsi" ha continuato Mannino "E noi abbiamo sposato in toto il suo slogan". E Mannino pare non essere solo un uomo coraggioso che ha deciso di metterci la faccia per dire no alla corruzione ma si è dimostrato anche un gran trascinatore di folle tanto che i ragazzi una volta arrivati alla fine del corteo, nello spazio del Polaresco, sono diventati quasi mille e cinquecento.
Una fiumana di persone che tra canti, numeri di giocoleria e applausi hanno voluto urlare "svegliati Bergamo". Persone che finalmente hanno deciso di uscire allo scoperto per gridare il loro no a ogni sorta di compromesso mafioso, di raccomandazione, il loro no a ogni sorta di sopruso. Ragazzi che hanno trovato il coraggio di sputare in faccia a ogni forma di mafiosità comportamentale. Giovani che non ce l´avrebbero fatta se non avessero avuto davanti un grande uomo come Mannino che con le lacrime agli occhi ricorda gli amici Borsellino e Falcone verso cui sente un grande debito che sta pagando generosamente. "Solo se togliamo il consenso alla subcultura mafiosa e abbiamo il coraggio di guardare ai tanti che ripudiano ogni forma di mafia e di mafiosità abbiamo realizzato il sogno più grande di tutte le vittime" ha concluso Mannino. Francesca Masserioli (giornalista "L'Eco di Bergamo")
27 Gennaio 2017 - Con Simona per ricordare mamma Adele. «Carissima Simona, permettici di abbracciarti uno ad uno in questo momento di silenzio, di dolore, di solitudine per la scomparsa della tua “adorata” - come l’ha giustamente definita - mamma Adele. Siamo vicino a te in semplicità di cuore e con quella discreta presenza che non deve farci andare oltre il confine dove il pianto ha la meglio, ma la fede sa fare bene la sua parte. Ci hai visti, eravamo lì proprio sull’altare e nel cantare l’Alleluia per mamma Adele ho sentito quel nodo in gola nel fissare quei fiori, la bara, la semplice bara, dove vi erano tanti fiori dell’amore, della gratitudine, del “grazie” perché mamma Adele è stata e continua ad essere dal paradiso quel raggio di luce e di bellezza che non tramonta. Partecipare al funerale per noi tutti è stato l’unico modo, ripeto silenzioso e discreto per dirti che ti siamo vicini con fraterno e disinteressato affetto, con umiltà come tu sei e con dolcezza come il tuo cuore di figlia e di madre. Quando mi hai chiesto se leggevo la lettura, ho compreso la forza della tua fede, la certezza nella resurrezione e ancor più l’amore che unisce la tua vita a Dio autore e fonte di ogni consolazione. Ho letto il salmo responsoriale e poi cantato l’Alleluia, un modo chiaro per dire con il salmista “Dov’è o morte la tua vittoria. Cristo nostra Pasqua è risorto e con Lui e in Lui risorgeremo anche noi”... certi che “Nessuno ci separerà dall’Amore di Dio, né lutto, né dolore, né angoscia, né pianto”. Oggi mamma Adele, solare bella e splendida contempla il volto trinitario di Dio e noi dobbiamo pensarla così. Lei non soffre più, no, perché l'amore di una mamma, di una figlia supera tutto.
Noi ti facciamo corona e metteremo nel tuo cuore tutte le preghiere fatte in questi giorni, certo che da diverse città d’Italia dove noi - Parlamento della Legalità Internazionale - siamo presenti, sono già partiti diversi telegrammi . “Ciao mamma Adele, grazie per tutto quello che ci hai dato e per essere stata - e sicuramente continuerai ad esserlo - punto di riferimento e madre per sempre. “A te Simona il nostro affetto certi che illuminati dall’esempio di mamma Adele, possiamo continuare a dare voce e speranza a chi spesso è nel baratro della solitudine e del dolore e non sa trovare una via d’uscita al non senso della sofferenza. A te il nostro abbraccio figlia meravigliosa di una donna ancor più meravigliosa che è la “nostra” mamma Adele».
(Nicolò Mannino e tutto il Parlamento della Legalità Internazionale)
Pubblichiamo di seguito una appassionata ed emozionante lettera di Daniele, oggi un uomo valido della Guardia di Finanza, quando ancora era tra i banchi di scuola e del suo incontro con il prof. anti-mafia Nicolò Mannino.
Un incontro VERO, sincero, fatto di dialogo alle volte imbarazzante perché coraggioso di fronte a temi forti come quello della mafia.
"Anno 1993, ITIS A. Volta di Palermo. Frequentavo il 4° anno. Gli anni dei Litfiba, dei Guns & Roses, dell’Aprilia Red Rose, del wolkman, delle prime sigarette “ammogghia e fuma”, ecc. ecc..., (mi vine in mente la canzone di un rapper odierno “ Che ne sanno i 2000”).
Stessi compagni del 3° anno, stessi prof del 3° anno...a parte uno. Il nuovo professore di religione.
Da un professore o una professoressa di religione, un ragazzo di 16/17 anni che si aspetta?
Vabbèèèè!!! La solita zuppa, una mezza suora, un prete o mezzo prete, un frate mancato, le solite lezioni sulla Bibbia e Vangelo. Nulla che non si era già visto o ascoltato. Alla fine era la solita ora in cui, mentre il prof o la prof parlavano, noi potevamo pensare alle femmine, alla partita di calcetto da organizzare, alla musica da ascoltare.
Un’ora di relax insomma.
In classe. Cambio ora. Casino... si aspetta quello di Religione.
In mezzo al casino, entra sparato un ragazzo con i jeans, maglietta colorata, capelli biondi lunghi, borsa a tracolla e l’aria seria.
Com’eri combinato sembravi più un alunno di 5° anno pluribocciato che un professore.
Poggiasti la valigetta sul tavolo e calò il silenzio.
<<Buongiorno a tutti, mi chiamo Nicola Mannino e sono il nuovo professore di religione>>.
In quell’attimo, ognuno di noi alunni credo abbia pensato quello che ho detto prima, la solita menata.
Ma già dalle prime tue parole e dagli argomenti che cominciasti a trattare e dalle domande che facevi, cominciammo a guardarci in viso e pensare che il prof non era “normale”… cioè non era come normalmente ce lo aspettavamo...
Il tempo trascorso con te ci ha dato conferma. L’ora di “religione” era sì rimasta di “relax”, ma si era trasformata in ora di dialogo coinvolgente, inaspettato, a volte imbarazzante.
Trattavi argomenti FORTI ed in maniera diretta e disinvolta. Non parlavi di Bibbia o Vangelo, ma dell’essenza di entrambi . Parlavi di solidarietà, di altruismo, di carità. Parlavi di AMORE.
Nessun professore, o meglio, nessuna persona prima di allora aveva cercato di conoscere e far esprimere i sentimenti nascosti che ognuno mai pensava di esternare, se non ad un amico o ad una persona molto vicina. E tu facevi questo, insegnavi l’amore sentendoti vicino agli altri, e volendo gli altri vicino a te.
Non esisteva il professore, esisteva Nicola.
Una volta assegnasti un compito. Dovevamo rappresentare con un disegno cosa ci aspettavamo dal mondo, cosa volevamo, cosa speravamo per il futuro, qualcosa del genere, non ricordo esattamente.
Io disegnai il volto di due bambini e sotto scrissi: <<se fossimo tutti così...>>.
Lo consegnai a te e tu, guardandolo e leggendo la frase, mi dicesti : << continua la frase>>
Io andai al posto e continuai scrivendo: <<...il mondo sarebbe migliore>>.
A distanza di tempo, ho capito che se realmente tutti fossimo ingenui e smaliziati come i bambini, non solo il mondo sarebbe migliore, ma sarebbe forse il Paradiso.
Mi ha fatto enorme piacere rincontrarti dopo circa vent’anni e scoprire che mantieni ancora viva la voglia di essere vicino agli altri, dimostrare l’amore che hai per il prossimo, di ESSERCI in tutti i sensi, che le difficoltà della vita non hanno scalfito il tuo carisma ed hanno rafforzato il tuo animo spingendoti a crescere sempre più nel sociale, rendendoti la persona rara e speciale che sei.
Un grazie sento di rendertelo per quello che mi hai lasciato nel cuore e per avermi accolto nuovamente nella tua vita. Per quello che fai per i giovani di oggi, perché il tuo operato sui giovani è un investimento d’Amore per il loro futuro e, da genitore quale sono, sento che lo è anche per il futuro dei miei figli.
E' senza dubbio impressionante come sempre più il cammino culturale del Parlamento della Legalità Internazionale colpisca a fondo nell'animo di quanti hanno accolto il suo messaggio di gioia.
Questa volta è il dirigente scolastico Patrizia Giaveri che chiede la collaborazione del prof. anti-mafia Nicolò Mannino e del suo movimento culturale per collaborare con l'Istituto Comprensivo "Fermi" nell'ambito del progetto "T-Care A scuola di cittadinanza attiva" presentato dell'Istituto Superiore Don Lorenzo Milani di Romano di Lombardia (BG).
Di seguito alleghiamo la richiesta di collaborazione e partecipazione al progetto di legalità inviata al Presidente Nicolò Mannino.
Palermo 23 Gennaio 2017 - Prossimamente il Ministro Alfano incontrerà Nicolò Mannino. «Il Ministro degli Esteri Angelino Alfano prossimamente incontrerà il Presidente del Parlamento della Legalità Nicolò Mannino per un “faccia a faccia” sempre ricco di stima reciproca, di una già assodata amicizia più che decennale e un coordinare iniziative che richiamano quei principi saldi del vivere alla luce dei valori che sono i pilasti portanti della nostra Costituzione.
Ma con Nicolò Mannino si richiamano anche i valori che fanno capo al Kerigma della Vita poiché è specializzato in Teologia Spirituale con una tesi che dà splendore a una delle figure meravigliosamente uniche nella famiglia ecclesiale quale don Tonino Bello già Presidente Nazionale di Pax Christi infatti, Nicolò Mannino, concludendo i suoi studi presso la Pontificia Università dell’Antonianum di Roma-Vaticano, ha avuto il massimo dei voti con la tesi completata e consegnata sul tema “Spiritualità e Politica nella vita e nelle opere di Don Tonino Bello”. E’ proprio alla figura di questo “Vescovo del Popolo”, Nicolò Mannino ha subito orientato lo sguardo per dar vita al Parlamento della Legalità Internazionale che vede la partecipazione di diversi coordinatori culturali in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia. Prossimamente si varcheranno le Alpi per andare in Svizzera nel mondo universitario e anche in altre nazioni dell’Europa. Angelino Alfano che ben conosce l’azione culturale e credibile di Nicolò Mannino (nella foto) già da quando era coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia, ancor prima di divenire Ministro della Giustizia e poi su, su, fino ad arrivare al Ministero degli Esteri, ha più volte incoraggiato il cammino culturale del Parlamento della Legalità (oggi Internazionale) tant’è che da Ministro dell’Interno più volte ha fatto sentire la sua presenza e vicinanza a Nicolò.
“Il ministro Angelino Alfano - precisa Nicolò Mannino - sicuramente oggi essendo agli “Esteri”, può trovare nel Parlamento della Legalità Internazionale un ottimo interlocutore per far sentire dalla nostra bella Italia una voce che arrivi al cuore di tutti gli uomini e le donne che sapendosi cittadini del mondo possono insieme unire talenti, volontà e zelo per riscoprire quanto detto da Papa Francesco nella Enciclica “Laudato Sii”, cioè coabitare da fratelli nella “Casa Comune” che è il mondo, questo mondo che va tutelato, rispettato, salvaguardato e amato”. Da come Nicolò Mannino parla del Ministro Alfano si vede che c’è rispetto, stima e ammirazione.
“Desidero ringraziare Angelino Alfano - sottolinea Nicolò Mannino - per tutte le volte che ci ha incoraggiato e sostenuto con un messaggio nel non facile cammino sul sentiero della legalità e della giustizia. Non ultimo per quanto ha concretamente fatto per aver dialogato con il Consiglio dei Ministri dell’ultima riunione di dicembre per non buttare in mezzo la strada ben 519 padri e madri di famiglia che attendevano il rinnovo del contratto di lavoro. Questi sono fatti che piacciano o no che convincano o no. Noi come Parlamento della Legalità Internazionale abbiamo come obiettivo il dare voce e concretezza alle speranze dei giovani, ai poveri più poveri, far nostre le aspettative di chi attende una politica di servizio e non di poltrone perché crediamo - sottolinea Nicolò Mannino - che la sera quando ogni uomo e ogni donna va a riposare, la propria conoscenza lo interpella e per molti le nottate sono in bianco proprio per non aver fatto il loro dovere di figlio di un Dio che non dimentica e vede tutto, e verso il quale si renderà conto di ogni azione e principalmente di ogni silenzio che uccide”. Nicolò Mannino, prossimamente, in un tavolo di riflessione con il Ministro Angelino Alfano, proporrà tutte quelle strategie culturali da mettere in campo in Europa per coordinare iniziative che vedono al centro la dignità dell’uomo e i suoi bisogni. Intanto in casa Parlamento della Legalità Internazionale si prepara il progetto culturale della settimana della legalità 2017 - dal 14 al 21 marzo - che vedrà una significativa delegazione di questo movimento apartitico, interconfessionale e interreligioso, essere accolto da Sua Eminenza Mons. Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi (Ministro della Giustizia della Santa Sede) per riflettere sul tema “Il Linguaggio della Pace e della Giustizia nel Kerigma della Speranza”.
Sicuramente, durante il colloquio tra Angelino Alfano e Nicolò Mannino si parlerà anche di queste iniziative visto che il movimento ha inaugurato il suo anno accademico lo scorso 17 novembre a Palazzo Giustiniani, al Senato, e più volte è stato accolto nella sala dei Gruppi Parlamentari a Montecitorio. Lo scorso 16 marzo a Papa Francesco, durante l’udienza in Piazza San Pietro, Nicolò Mannino ha consegnato il logo del Parlamento della Legalità Internazionale inciso su cristallo. Di una cosa siamo certi: l’incontro tra Alfano e Mannino porterà ottimi frutti per la crescita culturale del nostro Paese proprio perché da più di venticinque anni Nicolò gira l’Italia in lungo e in largo per incoraggiare chi ci crede che “nessuna notte sarà cosi lunga da impedire al giorno di ritornare”» .
Carissimi / e è con gioia e commozione che apprendo questa nota circolare. Il Parlamento della Legalità Internazionale ha scelto il giorno di San Valentino per sbarcare nella città del "cuore ".
Il tema che tratterò è il seguente : "Solo chi ama ha diritto di Parola ". Sarà con noi Gen. Domenico Rossi, sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa. Ringrazio Claudio Zambelli e Anna Lisa Tiberio- rispettivamente coordinatori culturali del Parlamento della Legalità Internazionale del Veneto - per lo zelo, la passione. la determinazione e l'amore che stanno mettendo in tante iniziative in programma.
Grazie di cuore... e mentre scrivo arriva una richiesta per andare a Romagnolo (vicino Bergamo) per animare altre scuole in di una marcia per la legalità dove parteciperanno pure bambini di 5 anni....