LA VOCE DI NICOLO' MANNINO DIVENTI CORO. Appello di un prete di Massafra

Massafra - Il prossimo quattro Gennaio verrà inaugurata a Massafra (TA) la prima Ambasciata dell' associazione anti-mafia "Parlamento della Legalità Internazionale" in Puglia.

L'evento, al quale parteciperà direttamente Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della Legalità Internazionale, partirà con la funzione eucaristica serale presieduta da da don Michele Bianco, parroco del Sacro Cuore di Gesù di Massafra. Dopo la Santa Messa, verrà scoperta la targa commemorativa affissa in chiesa che riporterà i nomi di coloro i quali si sono impegnati e si impegneranno per le finalità promosse dall'associazione sul territorio Pugliese.

L'Ambasciata della Misericordia e del Perdono nasce a Massafra, e in particolar modo nella sede fisica della parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, dando seguito alla volontà, dichiarata durante la conferenza tenuta a Massafra lo scorso 18 Luglio per commemorare il giudice Borsellino e gli uomini della sua scorta, di partire dunque da queste due grandi parole per andare incontro alle necessità delle persone.

Inutile sottolineare, come già ripetuto molte volte, l'origine di questa ispirazione: il grande Giubileo della Misericordia istituito per l'anno 2016 da Papa Francesco.

"Il perdono è una forza che risuscita a vita nuova e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza." (Papa Francesco, Misericordiae Vultus, 10)

Ed è la forza di questa speranza, frutto del perdono, che il Parlamento della Legalità Internazionale si propone di trasmettere ai più piccoli, agli ultimi, agli emarginati, a chi è nel bisogno spirituale e materiale. Numerose si prevedono le iniziative che verranno intraprese del direttivo regionale con le scuole che aderiranno ai valori di legalità e solidarietà promossi dall'associazione.

Ricordando la figura di Borsellino e Falcone e meditando sul loro martirio non possiamo fare a meno di riflettere sull'inadeguatezza della violenza come strumento di risposta ai soprusi sociali. Quale miglior risposta al pensiero e all'azione mafiosa, se non il perseverare con integrità morale nel proprio lavoro? Quello di ogni giorno. Il lavoro di ognuno di noi. Il lavoro che conferisce onore e nobiltà a ciascun uomo che con fierezza si guadagna lecitamente il pane. Ma sappiamo anche che non è così. Almeno, non sempre. Ma è proprio con la forza della Misericordia di Dio che possiamo proseguire nel cammino della vita senza cedere ai ricatti e alla corruzione.

Il Parlamento della Legalità Internazionale è stato, da sempre legato e vicino alla Chiesa Cattolica ed è per questo che prima del grande giorno abbiamo voluto intervistare Don Michele Bianco che ci ha gentilmente concesso un pò del suo prezioso tempo.

P.D.: Cosa l'ha convinta a dare vita a questa ambasciata in una struttura ecclesiale?

M.B.: La Chiesa da sempre è stata molto importante nell'opara di sensibilizzazione nella lotta anti-mafia, da San Giovanni Paolo II a Don Pino Puglisi, negli ultimi trent'anni in molti si sono adoperati per combattere in prima persona la mafia e per salvare tanti giovani dalle grinfie della criminalità organizzata.

P.D.: Cosa ne pensa del cammino culturale del Parlamento della Legalità Internazionale?

M.B.: Ho da subito pensato che fosse un movimento molto importante. Forse al momento un pò debole per consensi. Ecco, penso che sia come un alberello, che crescerà sempre di più se tutti noi ci impegneremo a dare il nostro contributo.

P.D.: Che ricordo ha dell'incontro dello scorso 18 Luglio tenuto proprio presso la vostra parrocchia per commemorare la figura di Borsellino e degli uomini della sua scorta?

M.B.: E' stato un incontro molto sentito dalla cittadinanza, dimostrato dalla partecipazione, e molto positivo. Mi ha impressionato molto il racconto e le storie raccontate dal prof. Nicolò Mannino. Storie ed episodi veri, cruenti. Molte volte, della mafia, una cosa è parlarne per sentito dire, ed un'altra è ascoltare cos'ha da dire chi le ha vissute sulla propria pelle.

P.D.: Che ruolo vuole dare a questa Ambasciata della Misericordia e del Perdono?

M.B.: Sicuramente un ruolo molto importante, di primo piano. Sono convinto e fiducioso che il Parlamento della Legalità Internazionale si adatterà molto bene al territorio. Mi colpì molto come tempo fa Riina volesse ristabilire i vecchi sistemi criminali della mafia a Corleone e come a distanza di ventitre anni dal suo arresto i cittadini abbiano avuto la forza di ribellarsi impedendo di fatto che gli intenti criminosi andassero in porto. Oggi la mafia e i sistemi mafiosi sono molto radicati anche da noi, in Puglia. Le nostre città sono piene di corruzione. I giovani sono sempre più attratti dal facile guadagno e molte volte non è facile "toglierli dalla strada". E' una situazione non facile, ma bisogna combattere. Questa è una lotta che dura tutta la vita!

P.D.: Chi è per te Nicolò Mannino?

M.B.: Uomo coraggioso! E' un piccolo seme di speranza che è germogliato in una terra ferita dall'artiglio sanguinario della mafia. Un uomo coraggioso che va seguito. Una voce, che pian piano è divenuta un coro. Noi vogliamo combattere con lui! Oggi più che mai abbiamo bisogno di esempi da seguire, e Nicolò è per tutti noi quell'esempio. Lui sarà, con il coraggio e la voglia fare che lo contraddistingue, la nostra bandiera.

P.D.: Cosa augura a chi aderisce al Parlamento della Legalità Internazionale e a chi vuole crescere in questa Ambasciata?

M.B.: Auguro che questa realtà coinvolga in maniera attiva i giovani, come diceva anche il Papa a conclusione del Te Deum di ringraziamento il 31 Dicembre. Voglio che i giovani partecipino in prima linea per combattere culturalmente la mafia e soprattutto per poter costruire il proprio futuro nella propria terra, senza dover scappare. Auguro un futuro nuovo di speranza che comincerà da qui.

Articolo di Pietro Dragone

ECCO come GIOVANNI PAOLO II - l'8 settembre del 1994 - ci esortava ad andare avanti con fermezza nell'impegno

Cari amici  / che del Parlamento della Legalità Internazionale , con profonda
gioio e commozione pongo nelle vostr mani e nel vostro cuore la lettera di UN
SANTO che dopo aver saputo di noi, del dolore di una terra martoriata dalla
mafia, documentato e informato di chi siamoe che facciamo, prende carta e penna
e "Ci esorta a proseguire con fermezza nell'impegno..."
Una lettera, un appello, un abbraccio di "Padre " che ci narra  la bellezza
del Kerigma Pasquale nella quotidianità con un occhio a Dio e uno al povero.Con
affetto e commozione consegno  un prezioso dono: la lettera inviataci l'8
settembre del 1994 proprio da Giovanni Paolo II il quale, ricevendone una a
firma mia e dei genitori di Agostino Catalano, capo scorta del giudice Paolo
Borsellino entrambi morti quel 19 luglio del 1992, ci invitava a continuare l
cammino intrapreso con fermezza .Parole "vive " che oggi, a distanza di anni ,
ci spronano a una riflessione: Sapere che un Papa/Santo benediceva e
incoraggiava il cammino cultuale intrapreso nel dar vita al Parlamento della
Legalità oggi Internazionale .-Condividiamo questa esortazione e oggi più che
mai dobbiamo avere la certezza di saperci accanto Uomini come Giovanni Paolo II
che da subito, raccogliendo il pianto dei genitori di Agostino Catalano e il
mio appello di "benedire " quanto nasceva...ci permette di non mollare e andare
avanti con zelo, impegno, dedizione e
determinazione
fraternamente vostro Nicolò Mannino[embeddoc url="https://www.parlamentodellalegalita.it/wp-content/uploads/2017/01/lettera-del-papa-.pdf" download="all"]

Assicurato il lavoro per i 519 lavoratori. Mannino, Vicari, Alfano: “Ha vinto politica del servizio”

Palermo 30 Dicembre 2016 - Assicurato il lavoro per i 519 lavoratori: Mannino-Vicari-Alfano: “Ha vinto la politica del servizio”. «“Ebbene sì... possiamo fare un respiro di sollievo, comunichiamo subito ai 519 papà e mamme delle cooperative di Palermo che il Consiglio dei Ministri ha inserito il progetto da finanziare nelle mille proroghe”. Chi parla con un inconfondibile entusiasmo che ha squarciato il velo del dubbio, è Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale che in stretto dialogo con la Senatrice Simona Vicari ha fatto suo e di tutto il movimento, il pianto, la disperazione, il grido di: “Lavoro, Lavoro” di tanti che hanno trascorso un Natale nell’angoscia della disoccupazione. Nicolò Mannino non ha Dubbi “Simona Vicari è una grande donna, una di quelle che non si serve della politica, ma serve il cittadino in un’autentica politica di servizio. Dobbiamo molto, tutto a lei - dice Nicolò Mannino - che da settimane aveva già avviato un tavolo di lavoro nella capitale per garantire la continuità del lavoro ai 519 lavoratori.
Non è stato facile ma alla fine la richiesta dei cittadini palermitani che per giorni hanno bussato alla porta della Prefettura di Palermo incontrando prima il Prefetto e poi il Direttore Regionale del mondo Scuola. Loro, i lavoratori, hanno incassato l’abbraccio e il pezzo di pane dal Governo in carica”. Carattere forte, donna di polso, politico serio, amabile e umile di carattere, cosi Nicolò Mannino presenta alla gente Simona Vicari, riconfermata anche nel Governo Gentiloni, Sottosegretario di Stato del Ministero dello Sviluppo Economico.

“Sono stati giorni non facili - dichiara Nicolò Mannino - e qui ho notato la caparbietà e la forza di una grande donna che, da vera figlia di questa terra martoriata che è la Sicilia, ha fatto sue le aspettative di tanti uomini e donne che nelle scuole del capoluogo svolgono un lavoro importante: collaboratori dei dirigenti scolastici nelle varie mansioni che il mondo scuola richiede. Sia Nicolò, ma ancor più Simona Vicari il plauso “di cuore” lo indirizzano al Ministro degli Esteri Angelino Alfano che poi è stato il Ministro che al tavolo dei colleghi di governo ha portato il malloppo di documenti chiedendo in modo inequivocabile che i 519 lavoratori di Palermo, iscritti nelle quattro cooperative, non dovevano essere abbandonati, anzi prossimamente stabilizzati. Angelino Alfano ha fatto suo il grido e il pianto di tanta gente. Ebbene sì, piaccia o no, sta simpatico o no, sta di fatto che “i fatti” parlano chiaro. Nessuno dei 519 papà e mamme del capoluogo non andranno in mezzo a una strada. Dal 9 gennaio ritorneranno a scuola, a lavorare, con la serenità di portare a casa un pezzo di pane.

“Con gli articoli precedenti tante mamme - dice Nicolò Mannino - hanno telefonato, ringraziando in lacrime e sperando che nessuno venisse licenziato. Ho abbracciato idealmente ognuno dei 519 lavoratori in modo disinteressato e con grande affetto, e oggi gioisco con loro insieme a Simona Vicari e Angelino Alfano”. La notizia che nessuno andrà a casa ha fatto subito il giro tra telefonate, sms, video di entusiasmo, tantissima gioia che è riuscita in un attimo a spazzare via quel velo di tristezza e portare via quella lacrima di delusione e angoscia.

 

Simona Vicari dirà a Nicolò Mannino più tardi: “Non è stato facile, il Ministro Alfano è stato un grande”. Adesso sosta, ma solo per poco, poiché da tutti si concorda di passare alla stabilizzazione dei 519 operatori scolastici. Adesso si deve evitare un altro appuntamento, un ulteriore blocco stradale quando nello scadere del contratto si ritornerà a urlare lavoro, occupazione, stabilizzazione. Intanto ci si augura un buon anno e Nicolò Mannino annuncia un prossimo brindisi di auguri con tutti i lavoratori delle cooperative per salutare con gioia il nuovo anno e credere in quei politici che servono la collettività, la gente semplice e buona, i cittadini, perché il pezzo di pane non ha tessera di partito non richiede voti ma solo far bene la “missione” di politico cercando di trovare soluzioni ai problemi di chi crede in una cultura di sviluppo e di rispetto della dignità dell’uomo. E vivere questo in Sicilia non è cosa da poco. Intanto il Parlamento della Legalità Internazionale indirizza a Vicari e Alfano un plauso e un grazie di cuore indicando che i cittadini aiutati oggi non dimenticheranno mai chi ha creduto in loro e sapranno dire grazie anche in una cabina elettorale. “E su questo - conclude Nicolò Mannino - non ci piove”. E ora si pensi a brindare. Auguri. Abbiamo vinto una battaglia ma non dimentichiamo la guerra della Stabilizzazione».

Giuseppe Longo

Lettera aperta a Giuseppe Di Matteo

Da anni Nicolò Mannino - Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale - è vicino - in modo discreto e affettuoso - alla famiglia di Giuseppe Di Matteo, il piccolo di Altofonte rapito, sequestrato, ucciso dopo 779 giorni di prigionia e poi sciolto nell'acido dai carnefici della criminalità organizzata. Dal giorno dell'accaduto (era l'11 gennaio quando quei "mostri" come li definisce mamma Franca, uccisero il suo Giuseppe) ogni anno si ricorda il sacrificio di questo bambino innocente, vittima solo di aver pagato un conto che  non gli apparteneva. Santino Di Matteo, padre del piccolo Giuseppe , anni fa in occasione di un Concorso culturale dedicato proprio al "bambino che sognava i cavalli" ha indirizzato una lettera a Nicolò Mannino dove metteva nero su bianco il suo voler chiedere perdono a tutti quelli che aveva fatto del male , compreso Giuseppe. Lettera che ha toccato i cuori...che ha scosso ma che non ha restituito indietro il bambino di Altofonte. Nicolò Mannino e Franca Castellese, da anni partecipano alle conferenze per non dimenticare il sacrificio del Bambino di cui non si hanno nemmeno i resti di un corpo umiliato dai carnefici della mafia. Giorno 11 e 12 gennaio, proprio in ricorrenza dell'accaduto il Parlamento della Legalità Internazionale e il centro Culturale "Padre Nostro ", magistralmente guidato da Maurizio Artale che ha preso in eredità l'impegno di "riscatto " voluto da Padre Puglisi nel quartiere di Brancaccio, insieme ridaranno voce e solarità al sorriso e alla bellezza di Giuseppe DI Matteo. "Mercoledi 11 Gennaio- dice  Nicolò Mannino - con mamma Franca parteciperemo alla celebrazione della S. Messa in suffragio di Giuseppe e di tutti i bambini vittime della violenza , mentre Giovedi 12 gennaio  alle ore 12 saremo presso la sala consiliare del Comune di Palermo per ricordare  proprio nel cuore del Capoluogo siciliano il sacrificio del piccolo. "Caro Giuseppe- scrive Nicolò Mannino, in una lettera dettata dal cuore di chi ha visto piangere disperatamente e in modo inconsolabile la madre- non ti abbiamo dimenticato. Chi pensa di farlo non è un uomo. Tanti si abituano presto a commemorare e dimenticare, noi con i bambini e i giovani del mondo scuola NO. Dal luogo dove quei "mostri" armati diabolicamente di cattiveria e odio ti hanno fatto del male fino a toglierti la vita, noi ti abbracciamo e ti stringiamo forte ai nostri cuori per dirti che tu sei più vivo che mai. Non ti hanno ucciso, ti hanno reso solo un Angelo eterno, uno di quelli che forse rode quotidianamente la loro coscienza che dovrà "pagare " dinnanzi al cospetto di Dio. Tante volte siamo stati in quello che oggi si chiama "Giardino della Memoria" e sono certo che tu dal paradiso ci hai visto. Si ci hanno sorriso mentre mettevamo un fiore in quel lettino arrugginito anche dal tempo, ci hai sorriso mentre cantavamo per te l'Alleluia della Risurrezione, ci hai sorriso mentre applaudivamo alla vita. Caro Giuseppe Noi non ti dimenticheremo e continueremo per te e con te a non far addormentare mai la coscienza di chi uccide e spesso non lo fa solo col tritolo, con l'acido, bensì con diabolici silenzi per tenere questo popolo schiavo dei potenti e della logica dell'omertà e dell'odio mafioso. Da questo luogo di dolore noi ti abbracciamo e ti chiediamo un regalo: prega tu per noi. Tu che contempli il volto luminoso di Dio chiedigli di intervenire tempestivamente nel cuore e nella mente dei criminali, anche quelli in giacca e cravatta, insospettabili davanti agli uomini ma "marci" dinnanzi a Dio. Prega per noi e chiedi a Papà/Dio di agire in tempo perché questo mondo ritorni ad essere  tu, dei bambini, di chi attende una vita più vera senza inganni e falsità. Un bacio piccolo Angelo, da parte di tutti noi e di mamma Franca che ogni attimo pronuncia con amore di madre il tuo dolce nome: "Giuseppe... Amore mio".

Nicolò Mannino

ECCO COSA VI AUGURIAMO PER IL 2017

Gli anni passano, corrono, volano e lasciano in ogni essere umano una traccia del suo passaggio. Tutti inventano auguri più o meno simpatici e accattivanti ma nessuno si accorge che "basta un attimo per cancellare una vita ma certe volte non basta  una vita per dimenticare  un attimo"- Si saluta un anno e si vuole guardare avanti con ottimismo cercando di dire- lo si dice sempre, quasi ipocritamente e con nausea- che il nuovo anno sia migliore. Be forse non è così: il nuovo anni sarà lo stesso del precedente poichè il problema non è il tempo che si snoda davanti a noi bensì come viene vissuto e con quale cuore e intelligenza ci si propone

 Una persona che ha un cuore umano, buono, ricco di bontà e bellezza interiore, ogni anno è un modo nuovo per continuare a manifestare quanto di vero e di grande alberga tra le pareti della sua anima.Se , invece, il cuore è di roccia, al centro di tutto vi è il denaro, l'arroganza la cattiveria la prepotenza, ovvio che ogni anno è un inferno annunciato.
Occorre solo sostare un poco e chiedersi: Cosa ne vuoi fare della tua vita?  ce posto in te per la Tenerezza e il Perdono?  Sei una persona amabile che fa piacere alla gente incontrare perchè il tuo saluto arricchisce chi si trova sul tuo cammino? sei coerente tra ciò che pensi, che dici e fai? hai mai sofferto in silenzio e ti sei mai affidato alla misericordia di Dio? Ti sei perdonato per tutte le volte che non hai agito con umiltà e compassione? Dinnanzi a questi interrogativi occorre far silenzi, sapere di on essere immortali, comprendere che la vita è una breve avventura che va condivisa in semplicità di cuore e far in modo che il nuovo anno che arrivi ci veda pronti ad agire sempre e comunque in favore della vita abbracciando le speranze e le gioie di chi è solo, sfiduciato, povero di libertà anche se ha il portafoglio pieno di euro. La felicità non si compra come neanche la trovi al supermercato. Occorre far silenzio e rispolverare la propria vita, srotolare i pensieri e far tesoro delle esperienze vissute. Occorre agire dopo aver pensato avendo la certezza se ciò che si fa non ferisce il prossimo. Proviamo a spegnere i riflettori sul proprio io e sul diabolico egoismo, proviamo a risentire i singhiozzi di chi non ha pane ma ha tanta fede, di chi si è visto privare da una persona cara, da un senza tetto, proviamo a fare nostro il dolore e la speranza di qualcuno. Il nuovo anno ci trovi pronti e ricchi di ottimismo,  colmi di fede e testimoni di un giorno nuovo. Questo 2017 sarà come tu lo vuoi e lo vivrai. Il problema sta nel tuo cuore e nella coerenza del tuo agire. Allora .Auguri ---ma di quelli che stanno piegati nella cassaforte dell'anima e che adesso è giunta l'ora di rispolverare. Sono quegli auguri di libertà, di speranza, di bellezza di cuore, di semplicità, di fraternità e di condivisione...Questo nuovo anno attende te non tu attendi lui. Questo 2017 ti aspetta più vero di ieri e quantomeno solare-Auguri...ma di quelli veri...Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco -Presidenza Parlamento della Legalità Internazionale.

Presentato al Senato il Progetto Formativo Culturale Nazionale del Parlamento della Legalità Internazionale

Roma 23 Novembre 2016 - Presentato al Senato il Progetto Formativo Culturale Nazionale del Parlamento della Legalità Internazionale. “In occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico del Parlamento della  Legalità Internazionale, Nicolò Mannino e  Salvatore Sardisco, rispettivamente Presidente e Vice Presidente di questo movimento interconfessionale apartitico e multietnico, dinnanzi a centinaia di personalità arrivate da tutta Italia hanno presentato il  progetto formativo culturale sul tema: “Educazione alla legalità e cittadinanza attiva per un processo di integrazione”.

Tra i messaggi di plauso e di incoraggiamento nel cammino culturale intrapreso, quello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Senato Pietro Grasso.

“Sono qui come uomo del governo e a nome di tutto  il governo - ha detto il Gen. Domenico Rossi - Sottosegretario di Stato del Ministero della Difesa - vi dico grazie per questo cammino intrapreso a favore di una cultura di legalità e di giustizia nel nostro Paese, specie tra i banchi di scuola con tantissimi giovani”. Durante questa convocazione Nicolò Mannino e  Salvatore Sardisco hanno nominato i coordinatori culturali regionali del Parlamento della Legalità in quasi tutte le regioni  d’Italia”.

Giuseppe Longo

Gli alunni della ‘Ferrajolo-Siani’ ambasciatori della legalità

Gli studenti acerrani premiati al Senato con una cerimonia nella prestigiosa sala Zuccari. Gli alunni della ‘Ferrajolo’ ambasciatori della legalità. Gli studenti acerrani, infatti, sono stati premiati al Senato, accolti dal Presidente del Parlamento della legalità Nicolò Mannino e dal vicepresidente Salvo Sardisco nella prestigiosa Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, al Senato, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico del Parlamento della legalità internazionale. Tra gli ospiti, per l’occasione, anche la delegazione dell’istituto Comprensivo ‘Ferrajolo-Siani’. Mannino ha dato inizio alla seduta con le parole di incoraggiamento inviategli dal Presidente del Senato Pietro Grasso: “Desidero far sentire la mia partecipazione a questa encomiabile iniziativa – ha scritto il presidente Grasso, già presidente onorario del Parlamento della legalità Internazionale – ,altamente formativa,  che ha il merito di coinvolgere i giovani in progetti di cittadinanza attiva al fine di renderli sempre più responsabili della vita sociale e politica del nostro Paese”. E l’attenzione del presidente Mannino è stata tutta per le scuole che hanno mostrato dedizione e impegno nel cammino di legalità, invitandole a diffondere la gioia, l’amore per la giustizia, per la trasparenza.  “Da Monza a Firenze, da Siena a Roma, da Eboli a Massafra, da Verona ad Acerra, siamo qui – ha esordito Mannino – per dire che nel Parlamento della legalità internazionale al primo posto c’è l’amore perché non si può che ripartire da una cultura della vita”.

Mannino e Sardisco hanno ricevuto gli incoraggiamenti anche del Sottosegretario di Sato alla Difesa, Domenico Rossi che ha dichiarato: “Come uomo di Governo sono qui per dirvi grazie per tutto ciò che fate, per aver scelto di dare voce a una cultura della legalità e di rispetto della Costituzione di cui il nostro Paese ha bisogno”.

Il Parlamento della legalità internazionale che da sempre incoraggia il talento ha voluto premiare: il compositore e componente dell’Associazione Nazionale italiana cantanti Massimo Zoara, l’imprenditore Umberto De Matteis, il campione medaglia d’oro dello sport Giovanni Orilia, la giovane debuttante nel mondo cinematografico Denise Sardisco, il commissario straordinario della Uiltrasporti Sicilia, Agostino Falanga, il fotoreporter Giancarlo La Barbera, gli artisti nonché docenti della Ferrajolo-Siani: Enrico Angelini e Ivano La Montagna. Un premio speciale è stato conferito al più piccolo degli ospiti in sala: Ciro, appena 11 anni, alunno dell’Istituto Ferrajolo-Siani di Acerra, che ha ricevuto dal presidente Mannino la fascia di ambasciatore degli scugnizzi. Con il suo canto di legalità ha fatto il pieno di applausi.

Nel corso della manifestazione, Mannino ha nominato i coordinatori culturali del Parlamento della legalità internazionale delle diverse regioni. Per la Regione Lombardia:  Umberto De Matteis, Irma Missaglia, Massimo Gervasini. Per la Regione Toscana: Pietro Zarra, Francesco Piacenti, per la Regione Veneto: Anna Lisa Tiberio e Claudio Zambelli, per la Regione Lazio: Antonino la Barbera, Fabrizio Lattanzi, per la Regione Puglia: Antonio Cerbino e Alessio Surano, per la Regione Campania: Floriana Nappi e Francesco Urraro. “Sono felice per la partecipazione a questo evento straordinario e per i traguardi che abbiamo finora conseguito. I riconoscimenti ricevuti – ha sottolineato la dirigente della Ferrajolo-Siani, Annamaria Criscuolo – ci incoraggiano a proseguire sulla strada dell’impegno morale, della responsabilità, della professionalità”. E proprio in occasione del venticinquesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio, oltre al sottosegretario di Stato alla Difesa, Domenico Rossi, sono il senatore Beppe Lumìa,  il professore Carlo Pacella e il giornalista Rai Pino Nazio  a incoraggiare il presidente Mannino ed il vicepresidente Sardisco a continuare con coraggio e dedizione il cammino del movimento così come aveva fatto anni fa San Giovanni Paolo II. In platea anche Claudio Zambelli, coordinatore dello “Zecchino d’Oro” e gli studenti del Parlamento della Legalità Internazionale e Multietnico che ha sede presso l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Francesco Ferrara” di Palermo, scuola che abbraccia l’intercultura proprio perché un cospicuo numero di alunni arriva da diverse parti del mondo. Presenti anche sindaci di molte Regioni d’Italia, imprenditori, docenti universitari, artisti, dirigenti scolastici.

 

Il cardinale Coccopalmerio al Provveditorato delle Carceri siciliane

Un singolare momento di riflessione e di raccoglimento si è svolto fra le mura del Provveditorato regionale delle case circondariali della Sicilia, grazie alla presenza del Cardinale Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio Testi Legislativi della Santa Sede, con dignità di Ministro della Giustizia. L'evento è stato proposto e coordinato dal Parlamento della Legalità Internazionale. A fare gli onori di casa Gianfranco De Gesu, Provveditore Regionale della Carceri della Sicilia che ha accolto il Ministro della Giustizia della Santa Sede insieme a Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco, rispettivamente presidente e vicepresidente della benemerita organizzazione impegnata sul fronte della promozione della legalità. Accompagnato dall'Avvocato Domenico Tramontana, il porporato ha prima incontrato De Gesu e Nicolò Mannino in forma riservata e poi dinnanzi a uno schieramento di poliziotti della Penitenziaria e tutto il personale degli uffici del Provveditorato ha dato il suo augurio per un "Avvento ricco di pace e di speranza per un modo più umano che sa attendere Gesù che viene". Momento di silenzio e di ascolto, attimi di commozione e di riflessione quando è stato piantato un albero d'ulivo proprio all'ingresso del provveditorato dove sono collocate la bandiera italiana e quella europea. “Da oggi tra le due bandiere vi è l'albero della Pace- ha detto Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della legalità Internazionale -  quasi a voler ricordare a ciascuno di noi che dobbiamo divenire ambasciatori di pace e di libertà dal nostro Paese al Mondo”.  De Gesu ha ricordato come proprio nel provveditorato ha già trovato casa, lo scorso 21 marzo , l'Ambasciata della Giustizia del Parlamento della Legalità Internazionale e la presenza del Cardinale Coccopalmerio incoraggia il cammino culturale intrapreso a favore dei grandi valori della vita. L’incontro si è concluso con un "Padre Nostro " e la benedizione richiesta spontaneamente dai presenti.

Carmine Alboretti

Al “Ferrara” un protocollo Intesa culturale alla presenza del Ministro della Giustizia della Santa Sede

Palermo 1 Dicembre 2016 - Al “Ferrara” firma del Protocollo di Intesa culturale alla presenza del Ministro della Giustizia della Santa Sede. «Aria di festa e di preparativi “solenni” all’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Francesco Ferrara” di Palermo per la firma del protocollo di intesa culturale tra l’Associazione Europea di Ricerche Giuridiche Economiche Mediche Ambientali Sociali- A.P.S. “John Henry Newman” e il Parlamento della Legalità Internazionale. Un momento singolare e ricco di grande significato che richiama un concreto impegno a favore dei grandi valori della vita a partire dal mondo scuola dove studenti arrivati da diverse parti del mondo trovano al “Ferrara” accoglienza e formazione. A prendere la parola e presiedere i lavori sarà Sua Eminenza il Cardinale Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio Testi Legislativi della Santa Sede (avente il titolo di Ministro della Giustizia). L’appuntamento è previsto per venerdì 2 dicembre alle ore 12.30 nell’Aula Magna del “Ferrara”, via Sgarlata, a pochi passi dalla Basilica di San Domenico, dove sono seppellite le spoglie mortali del Giudice Giovanni Falcone. “Abbiamo pensato con l’Avv. Domenico Tramontana - dice Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale - di firmare questo protocollo di intesa culturale proprio in una scuola frequentata da giovani studenti che professano diverse religioni e che insieme sono segno e simbolo di una cultura di fraternità e di unità. Qui al “Ferrara” - dice Nicolò Mannino - abbiamo dato vita al Parlamento della Legalità Multietnico e firmare alla loro presenza un protocollo di intesa cultura significa condividere un percorso con chi ha a cuore il bene del nostro mondo a partire dai valori della pace, della solidarietà e della fraternità”. Il Cardinale Francesco Coccopalmiero scoprirà la foto del Beato Padre Pino Puglisi che verrà collocata nell’Aula Magna dove i giovani del Parlamento della Legalità Internazionale e Multietnico mensilmente daranno vita a dei laboratori culturali in vista del XXV Anniversario delle stragi del ‘92». (Prof. Nicolò Mannino, Presidente del “Parlamento della Legalità Internazionale”).

Giuseppe Longo