FSI USAE e PdLI insieme. Artefici e protagonisti di un presente di sviluppo

Roma, Giovedi 22 giugno 2017 -  Presso l’istituto sant’Orsola, il Segretario Generale FSI USAE - Unioni Sindacati Autonomi Europei -, Adamo Bonazzi siglerà il protocollo d’intesa culturale con il prof. Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale.

Un dialogo aperto e costruttivo che arricchirà le dinamiche esperienziali e culturali di ogni singolo individuo e insieme divenire “sentinelle di un’alba nuova”.

L’obiettivo è creare un canale comunicativo con il mondo del lavoro affinché chiunque possa cooperare per divenire artefice e protagonista di un presente di sviluppo.

Il protocollo d’intesa tra il Parlamento della Legalità Internazionale e il sindacato FSI USAE, mira a valorizzare l’importanza del lavoro come strumento fondamentale e imprescindibile di crescita-costruzione personale e sociale, che rende l’uomo libero dalla cultura dell’illegalità e dalla falsa illusione di poter avere per “favore” quanto invece spetta di diritto.

Il lavoro costituisce un elemento essenziale per acquisire dignità e progettualità rispetto alle proprie scelte di vita che altrimenti possono risultare difficilmente realizzabili. La sua assenza dirotta noi tutti in un clima di totale pessimismo, dove la frustrazione di non veder realizzati i propri sogni, anche quelli più semplici come costruirsi una famiglia o acquistare una casa, diventa un elemento di coesistenza perenne.

In questi anni tanti studenti, uomini di ogni settore politico culturale, esponenti del mondo ecclesiale ed istituzionale, magistrati e ministri hanno contribuito positivamente alla crescita e alla conoscenza dell’operato del Parlamento della Legalità Internazionale; la sinergia con un sindacato di valenza europea accrescerà il peso della sua azione, donando contestualmente a FSI USAE nuovo spessore e permettendogli l’acquisizione di più ampie competenze.

Le future iniziative che saranno concordate ed agite in nome di questa nuova partnership, rifletteranno il comune impegno verso il raggiungimento di quei valori di Pace, Solidarietà, Fraternità e Giustizia che, quale mission di entrambi, potranno sostenere il nostro Paese nell’arduo cammino di rinnovamento e ricostruzione.

Il Ministro Orlando sigla la prefazione al libro "Io non c'ero..." di Mannino - Nazio

Il libro scritto a quattro mani dal prof. Mannino, Presidente del Parlamento della legalità Internazionale e dal giornalista Rai, dott. Pino Nazio avrà ad apertura l'importante contributo del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

"Cosa sanno i giovanissimi di Falcone e Borsellino? Porci la domanda del libro di Nicolò Mannino e Pino Nazio è il modo migliore per corrispondere all’affermazione per cui il peggior nemico della mafia è la scuola. Per essere realmente alla sua altezza."

Queste le parole ad apertura della prefazione del Ministro della Giustizia che sottolinea l'importanza dell'azione sociale portata avanti dalla scuola nella lotta alle mafie.

Il titolo, "Io non c'ero... Cosa sanno i giovani di Falcone e Borsellino? Un viaggio tra passato e futuro a venticinque anni da Capaci e via D'Amelio", è identificativo del percorso narrativo seguito dagli autori.

Non è la prima volta che il prof. Nicolò Mannino, palermitano, impegnato da oltre venticinque anni nella lotta alla mafia in Sicilia e in Italia, scrive di e contro la mafia. Giovane chi seiSe potessi scriverei un silenzio e Quello che i mafiosi non sanno sono i primi tre libri del "prof. antimafia" com'è conosciuto nella maggior parte delle scuole di Sicilia, che fin dal 1985 collaborando nelle scuole con il giudice Paolo Borsellino ha riposto il suo impegno civile  nella speranza di un'Italia libera e coraggiosa, schierata contro la mafia e la "cultura" mafiosa.

Insieme a lui, questa volta, c'è il giornalista Pino Nazio, con alle spalle tredici anni di collaborazione con il noto programma televisivo Chi l'ha visto? e numerosissime pubblicazioni alle spalle nell'ambito della ricerca sociologica criminale. Il bambino che sognava i cavalli. 779 giorni ostaggio dei corleonesi rappresenta uno dei suoi capolavori ed è indirizzato verso la narrazione della prigionia del piccolo Giuseppe di Matteo, vittima innocente di Cosa nostra.

Un importate contributo all'opera, quello del vice Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale, Salvatore Sardisco, che ha contribuito alla creazione della sezione conoscitiva di quelle che sono le finalità e gli scopi dell'associazione antimafia.

Il libro, che uscirà nel venticinquesimo anniversario della strage di via D'Amelio, è anche frutto del lavoro  delle scuole che in tutta Italia hanno aderito al progetto per raccogliere informazioni sul campo e documentare effettivamente cosa sanno i giovani di Falcone e Borsellino.

E su questo punto rimane fermo anche l'intervento del Ministro della Giustizia Orlando che invita i giovani al dovere morale della ricerca della verità e della lotta contro il sistema di pensiero mafioso.

"I giovanissimi - dice Orlando - devono sapere che la mafia non è un destino ineluttabile né un dato immodificabile. Devono sapere che la mafia non ha vinto, che lo Stato ha saputo difendersi, grazie al sacrificio di tanti, e continua a difendersi, grazie al lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine. Ma la mafia non ha nemmeno perso. Per questo occorre rilanciare un’antimafia sociale, capace di parlare alle nuove generazioni e in grado di guardare alle trasformazioni del fenomeno mafioso, al carattere proteiforme delle mafie economiche, all’incunearsi della mafia nei punti di vulnerabilità del sistema. Questo è un compito istituzionale e culturale che oggi cerchiamo di portare avanti con gli Stati generali dell’Antimafia."

Pietro Dragone

FSI -USAE e Associazione nazionale informatici pubblici e aziendali: costruire un futuro di Legalità con il Parlamento della Legalità Internazionale

Accolti oggi dal vice Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale(PdLI), Salvatore Sardisco il Segretario generale FSI -USAE, Adamo Bonazzi accompagnato da Raffaele Pinto, Presidente dell'Associazione nazionale informatici pubblici e aziendali in visita alla sede di presidenza di Monreale.

La legalità si persegue un passo alla volta, giorno dopo giorno, con le piccole cose che messe insieme formano una grande comunità ha dichiarato Adamo Bonazzi subito seguito da Raffaele Pinto che ha espresso piena stima e solidarietà agli obiettivi dell'associazione del prof. Mannino.

I due si sono detti onorati di essersi messi in cammino con il Parlamento della Legalità Internazionale del quale sono divenuti amici e fratelli di ideali.

Una collaborazione, quindi, quella tra il PdLI e il Segretario generale FSI -USAE insieme al Presidente dell'Associazione nazionale informatici pubblici e aziendali, che si delinea prolifica di eventi e ricca di obiettivi da raggiungere insieme per contribuire allo sviluppo della società, passo dopo passo.

Pietro Dragone

Un tricolore dalle zone terremotate, dono per la sede di Presidenza del Parlamento della Legalità Internazionale

Il primo pensiero del vice Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale, Salvatore Sardisco, al rientro dall'esperienza a Montecitorio è stato quello di issare all'esterno della sede di Presidenza di Monreale, un tricolore donato dalle popolazioni terremotate del centro italia.

Il tricolore che sventola nella sede di presidenza del Parlamento della Legalità Internazionale arriva dalla regione vittima del terremoto, l'abruzzo e vuole  essere un segno di affetto e vicinanza verso chi opera a favore della vita.

A consegnarlo nella splendida sala della regina a Montecitorio il presidente dell' associazione "Cuore Nazionale Abruzzo  Francesco Longobardi".

"Un gesto simile.ci incoraggia e ci commuove - dice Nicolo Mannino - perché essere italiani vuol dire unire intenzioni e ideali e lavorare insieme anche condividendo segni forti che si commentano da soli".

In Abruzzo intanto il Parlamento della Legalità Internazionale ha insediato l'"Ambasciata della Rinascita" nel palazzetto dello sport di Penne dove sono stati coordinati gli aiuti e i soccorsi subito dopo il terremoto.

Pietro Dragone

Eletta la piccola ambasciatrice della Fratellanza dell’I.C.S. “Renato Guttuso” di Palermo

Venticinque anni fa Paolo Borsellino diceva che "questa terra (la Sicilia) sarebbe diventata un posto bellissimo".

Il Parlamento della Legalità Internazionale da voce alla bellezza partendo proprio dai più piccoli, dai ragazzi delle scuole. Dalla scuola elementare fino ai licei e istituti superiori, la scuole è palestra di vita. Tappa fondamentale di ogni giovane chiamato ad operare nel sociale in un futuro quasi presente.

E insediando oggi l'"Ambasciata della Fratellanza" presso l’I.C.S. “Renato Guttuso” di Palermo, il dirigente scolastico Anna Maria Pioppo corona cosi un anno di attiva ed entusiasmante collaborazione con lo staff di presidenza del Parlamento della Legalità Internazionale.

Momenti culturali ricchi di tanto lavoro vissuto con circa 700 studenti che hanno riflettuto di questo valore della fratellanza con lo sguardo rivolto ai due fraterni amici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Il progetto del Parlamento della Legalità Internazionale è proprio quello di agire nelle scuole e a supporto delle scuole per trasmettere ai più piccoli la bellezza della vita e dell'amore alla legalità.

Dolo così - sottolinea il prof. Mannino - potremo costruire una società più giusta basata su solide fondamenta che sono questi nostri fratelli più piccoli. Ed è per questo motivo che gli ambasciatori del Parlamento della Legalità Internazionale sono solo ed esclusivamente dei giovani e bambini. Perché la loro purezza non possa mai essere intaccate da logiche affaristiche e interessate e possano sempre collaborare con i loro compagni in maniera serena e pacifica per costruire un futuro a colori in un mondo che rischia di ingrigirsi.

Pietro Dragone

A Palermo nasce l'"Ambasciata della Fratellanza"

Sta per insediarsi presso l'I.C.S. "Renato Guttuso" di Palermo l'"Ambasciata della Fratellanza".

Il dirigente scolastico Anna Maria Pioppo corona cosi un anno di attiva ed entusiasmante collaborazione con lo staff di presidenza del Parlamento della Legalità Internazionale.

Momenti culturali ricchi di tanto lavoro vissuto con circa 700 studenti che hanno riflettuto di questo valore della fratellanza con lo sguardo rivolto ai due fraterni amici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Il Dirigente scolastico Anna Maria Pioppo ha subito sottolineato la "gratitudine nei confronti del Presidente del Parlamento della Legalità Nicolò Mannino per la grande utilità del servizio che questa Ambasciata porterà nella scuola e ai ragazzi. La scuola ha il dovere di combattere contro le infiltrazioni di mafia al suo interno tra gli adolescenti e i ragazzi. E in una scuola di Palermo ad alto rischio come la nostra - a dichiarato la preside - l'azione sociale per una legalità attiva è fondamentale e può davvero salvare la vita."

"Un grazie soprattutto alla risposta positiva (quasi frizzante) e alla dedizione degli insegnanti che con forza hanno sostenuto e appoggiato questa iniziativa per dare un segnale forte e di speranza a tanti ragazzi che meritano un presente più sicuro e lontano da ogni compromesso di sorta".

Questo il messaggio di Speranza del prof. Mannino accolto dal "Guttuso" di Palermo, che il fresco profumo di libertà si contrapponga al puzzo del compromesso, così come insieme a lui era solito dire anche Paolo Borsellino.

Pietro Dragone

 

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Il Parlamento della Legalità Internazionale a Montecitorio per ricordare il sacrificio di Falcone e Borsellino

Roma, Lunedì 5 Giugno 2017 – Il Parlamento della Legalità Internazionale si è riunito a Roma per chiudere l'anno accademico dell'associazione, celebrando la memoria dei giudici Falcone e Borsellino a distanza di 25 anni dalle stragi che li coinvolsero tragicamente.

Da da tutta Italia, la delegazione, curata da Salvatore Sardisco, dei coordinatori regionali del Parlamento della Legalità Internazionale, sono convenuti intorno al loro presidente dell'associazione antimafia, il prof. Nicolò Mannino.

Ad accoglierli presso il Palazzo Montecitorio a Roma, il  Generale di Corpo d'Armata Domenico Rossi, Sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa, il segretario nazionale di Rivoluzione Cristiana, l’On. Gianfranco Rotondi e il direttore del quotidiano “La Discussione”, l’On. Gianpiero Catone e il giornalista RAI, il dott. Pino Nazio, insieme a numerosi esponenti del M.I.U.R. e a tantissimi dirigenti scolastici aderenti al cammino culturale dell'associazione provenienti da tutta Italia. Presente anche la sindacalista e Coordinatore Nazionale FSI Funzioni Centrali, Paola Saracenni, alto esponente del sindacato europeo USAE, nei confronti alla quale il presidente del Parlamento della Legalità Internazionale ha voluto dimostrare la propria stima premiandola per la sua vicinanza al sociale e a una cultura di riscatto nel dar voce ai lavoratori.  Considerevole la presenza di studenti delle scuole di Bergamo e Palermo, con la presenza degli studenti del Parlamento della Legalità Multietnico dell'I.I.S.S. Francesco Ferrara.

Un appuntamento già fissato da tempo ed organizzato dal prof. Mannino proprio nella ricorrenza delle giornat che a livello nazionale hanno visto al centro delle loro tematiche la memoria e il ricordo dei giudici Falcone e Borsellino. L’incontro ha unito ancora una volta tutti gli amici del Parlamento della Legalità Internazionale “all’insegna della ricerca culturale del Vero, a cui solo gli uomini liberi e solari – come dice sempre il presidente Nicolò Mannino – possono protendere per regalare all’oggi, un domani a colori”.

Tanti messaggi in questo mese, dalle alte cariche di Repubblica italiana e della Unione Europea, tra cui il Ministro della Salute, Lorenzin e l'On. Caterina Chinnici, insieme al Sottosegretario alla Difesa, l'On. Rossi che hanno voluto fortemente che questo evento così importante si svolgesse nella capitale.

Nel primo pomeriggio tutti i delegati e amici del Parlamento della Legalità Internazionale sono stati accolti presso la Sala della Regina, Camera dei Deputati, sita nel Palazzo di Montecitorio dove l'evento ha preso vita a partire dalle 15.00.

Durante i lavori della giornata è stato esposto il programma delle diverse attività culturali che  saranno vissute insieme a tanti giovani e non solo, per non dimenticare il sacrificio di chi ha dato la vita per la Democrazia e un’autentica cultura di riscatto.

Ad introdurre i lavori della conferenza "Giovani e Istituzioni", il messaggio del Vice Presidente dell’Associazione Salvatore Sardisco che facendo un appello ha chiesto “come amico di tutti, di essere quella parte d’Italia che agisce, reagisce e che cresce, oggi, domani e sempre…”.

Il Generale, l’On. Rossi nel suo discorso ha tenuto molto a sottolineare come sia fondamentale la figura di persone come Nicolò Mannino che dall’interno delle istituzioni tendano la loro opera formativa verso la diffusione degli ideali di legalità e lotta alle mafie.

A seguire l’intervento del prof. Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale, nel quale il prof.anti-mafia ha condannato chi non rispetta la sacralità della libertà altrui in tutti i campi della vita sociale e privata e nega terribilmente il diritto di “una madre a piangere sul corpo del figlio”.

Un messaggio importante per cui è partito oggi, non dalle personalità di spicco della società italiane, seppur presenti numerosissime alla manifestazione culturale, ma dai giovani, dai ragazzi delle scuole che, come diceva anche il Sottosegretario di Stato alla Difesa nel suo intervento sono dei segni evidenti e tangibili che il “fresco profumo di libertà” sta entrando in questa Italia del nuovo millennio a segnare un clima di lotta e di rifiuto nei confronti del “puzzo del compromesso” della società mafiosa.

Un momento di commozione è arrivato quando dalla platea, Nicolò Mannino ha voluto chiamare una mamma a rappresentare la voce dei più deboli e la bellezza della vita.

A seguire gli interventi dell’On. Gianfranco Rotondi e dell’On. Gianpiero Catone che hanno sottolineato come sia importante che dalle Istituzioni statali e nelle istituzioni statali nascano questi movimenti culturali intesi a sgominare le mafie e la criminalità organizzata combattendola alla radice e cioè facendosi portavoce di messaggio di rinnovamento culturale a partire dalle scuole.

Numerose anche le premiazioni  di  membri del Parlamento della Legalità Internazionale, che il Presidente insieme al Vice Presidente Salvo Sardisco, al giornalista RAI Pino Nazio e al Sottosegretario di Stato alla Difesa, l’On. Domenico Rossi hanno conferito durante la manifestazione.

In particolare, il conferimento del prestigioso Premio Memorial Giovanni Falcone firmato dalla sorella del giudice, Maria Falcone, richiesti alla stessa dal Presidente Mannino per due importanti figure all'interno del Parlamento della Legalità Internazionale.

Il Premio Memorial Giovanni Falcone è stato conferito a Iano Santoro, Dirigente di P.I.S.S.T.A., un'innovativa realtà imprenditoriale che opera nel soccorso stradale e nella tutela dell'ambiente, e a Pietro Dragone, Coordinatore Nazionale delegato alla Comunicazione del movimento culturale.

A Roma si sono dati quindi appuntamento per continuare il cammino culturale intrapreso che vede il Parlamento della Legalità Internazionale come punto di riferimento per tantissimi studenti che hanno la certezza che la cultura e la libertà possono annientare ogni tipo di violenza.

Pietro Dragone

Messaggio del Ministro Lorenzin per l’inaugurazione de “l’Ambasciata dell’Amore”

Riceviamo e pubblichiamo il messaggio del Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin in occasione dell’inaugurazione de “l’Ambasciata dell’Amore”. -  Verona 3 giugno 2017

"Roma, 3 Giugno 2017

Carissimi,
in occasione dell'inaugurazione de "l'Ambasciata dell'Amore, mi sarebbe piaciuto poter essere con Voi e portare il mio personale saluto a tutti i presenti, tuttavia, precedenti impegni istituzionali non mi consentono di partecipare.

Sono certa che l'evento costituirà una valida occasione per sottolineare come il prendersi cura della salute dei bambini costituisca il presupposto fondamentale per la salute dell'adulto di domani.

Si tratta di una iniziativa che sicuramente farà sentire meno soli tanti bambini coraggiosi e il mio pensiero va anche ai loro genitori che vedono concretizzare una realtà come la scuola negli ospedali.

Affido pertanto a questo breve messaggio i miei più sinceri auguri per una felice riuscita dell'evento e colgo l'occasione per inviarVi i miei più cordiali saluti.

Beatrice Lorenzin"

Solo l'amore lenisce il dolore

Sabato 3 giugno il Parlamento della Legalità Internazionale (PdLI) insedierà l’ambasciata dell’amore nel reparto dell’Ospedale di “Borgo Trento” dove vi è una sezione dell’istituto comprensivo 10 Borgo Roma Est guidato dal Dirigente Scolastico  Domenico Luigi Bongiovanni.

Si tratta di una sezione “Scuola in pigiama” frequentata decine e decine di bambini “vittime” innocenti della Leucemia e del tumori.

Dopo la proposta fatta dal presidente Nicolò Mannino nel suo ultimo incontro a Verona dello scorso 6 maggio, subito accolta con l’unanimità degli assensi, sabato verrà insediata ufficialmente l'"Ambasciata dell'Amore".

Con il consenso del primario e dell’equipe medica e il parere favorevole di  tanti bambini delle scuole ecco realizzata la proposta. I bambini hanno scritto numerose lettere raccolte in cinque buste gialle, che alla fine della manifestazione saranno consegnate a Nicolò Mannino.

Qui, in questo reparto dell’ospedale, il presidente del PdLI vuole fortemente essere presente per combattere il dolore con una cultura di speranza.

La manifestazione si svolgerà alla presenza del sindaco del Comune di Mozzecane Thomas Piccinini che ha da sempre dimostrato solidarietà e partecipazione al progetto del PdLI, con il fervido impegno del sottosegretario di stato alla difesa, l'On. Domenico Rossi che da mesi è al fianco del presidente Nicolò Mannino e insieme alla coordinatrice culturale della regione veneto, la prof. Anna Lisa Tiberio.

Le ambasciate rappresentano sul territorio nel quale vengono installate, il centro operativo e il cuore pulsante delle attività intese a contrastare le mafie e i soprusi di stampo criminale.

Ma in questo caso, oltre che essere il centro operativo di azioni culturali antimafia, sarà anche un centro di amore, un punto dove trovare conforto e speranza. Non a caso quindi, questa nuova Ambasciata inaugurata nel capoluogo veneto verrà battezzata come “Ambasciata dell’Amore”.

Andiamo a scuola in pigiama

Sabato 3 Giugno - Il Parlamento della Legalità Internazionale insedierà l'ambasciata dell'amore nel reparto dell'Ospedale di "Borgo Trento" dove vi è una sezione dell'istituto comprensivo 10 Borgo Roma Est guidato dal Dirigente Scolastico  Domenico Luigi Bongiovanni.

Si tratta di una sezione "SCUOLA IN PIGIAMA" frequentata decine e decine di bambini "vittime" innocenti della Leucemia e del tumori.

Con il consenso del primario e dell'equipe medica e il parere favorevole di  tanti bambini delle scuole  ecco realizzata la proposta.

Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco, - rispettivamente presidente e vice presidente del Parlamento della Legalità Internazionale - insieme alla coordinatrice culturale del movimento Anna Lisa Tiberio, al Dirigente Scolastico Bongiovanni SABATO 3 GIUGNO  tarda mattinata inaugurano "l'Ambasciata dell'Amore " in questo reparto di Ospedale.

In queste ore arriva  all'indirizzo del Parlamento della Legalità Internazionale una lettera Testimonianza - in allegato - di una mamma che ha partecipato alla marcia della legalità con il suo bambino di otto anni colpito improvvisamente della leucemia e dopo che Nicolò Mannino, Salvo Sardisco e la Dirigente Scolastico dell'Istituto comprensivo "Fermi" di Romano di Lombardi (Bergamo) sono andati a casa del piccolo, ecco che la mamma ha  inviato questa testimonianza che sarà letta in Ospedale il prossimo 3 giugno nella "Scuola in pigiama".
Con il consenso della mamma, pubblichiamo questa bellissima lettera:

"Ho partecipato alla marcia della legalità organizzata settimana scorsa nella cittadina in cui

abito. C’erano bambini e ragazzi dei vari istituti scolastici del territorio, circa duemila

studenti e tra questi vi era pure il mio primo figlio con la classe e l’insegnante.

Il mio secondogenito di otto anni invece era con me, e non con i suoi compagni di classe.

Quest’anno lui ha frequentato la scuola “tradizionale” poco meno di un mese, perché poi

ad ottobre si è ammalato. Diagnosi seria ma non grave ci dissero, leucemia linfoblastica

acuta e da allora la sua vita e quella della nostra famiglia si è dovuta adeguare,

reimpostare su nuove priorità… ovviamente niente scuola, niente sport, niente feste con

gli amici, ecc…

Quella mattina avremmo dovuto essere in ospedale per l’aspirato midollare, ma l’ultimo

ciclo di chemioterapie aveva fatto precipitare i valori del sangue e l’esame era stato

rimandato …e così avevamo deciso di andare anche noi alla marcia. Il motivo in realtà era

principalmente quello di salutare i compagni di classe, visto che mio figlio non li vedeva da

mesi.

Alla marcia si sono succeduti interventi diretti e toccanti, ma quando il presidente Mannino

ha spiegato come si era giunti alla scelta del luogo dell’ambasciata dell’amore è scoppiata

in me un’emozione grande, incontenibile quanto inaspettata.

L’ambasciata dell’amore nella scuola di un ospedale, nel reparto di oncologia pediatrica!

Eravamo presenti quasi per caso e ora sentivo quelle parole come fossero dette per noi e

da noi … sapevo perfettamente cos’è la realtà di una scuola in ospedale, come si svolge,

cosa significa, a chi si rivolge. Per mio figlio, al di là della voglia o meno di fare lezione, la

scuola in ospedale è stata una preziosa opportunità, lo ha aiutato a rivivere la dimensione

normale di alunno, con un’insegnante e addirittura con dei compagni, e a non sentirsi solo

un bambino malato.

Da quando frequentiamo il reparto di oncologia pediatrica, ho sempre con me, nel cuore e

nel pensiero, i volti, i nomi e le storie di tanti bambini e ragazzi che, insieme con mio figlio,

stanno lottando e affrontando la malattia, portando avanti anche il loro percorso di studio

… storie di sofferenza e coraggio, di paura e speranze, di rabbia e di amore.

A coloro che hanno intuito quanta vita, quante emozioni e quanti sogni vivano fortissimi in

un reparto di oncologia pediatrica, desidero esprimere di vero cuore il mio grazie e il mio

sostegno.

All’inizio del percorso di terapie ero naturalmente molto spaventata e sconvolta. Guardavo

le altre mamme e non capivo come potessero essere tanto coraggiose e persino

sorridenti. Io ero solo all’inizio della nostra scalata all’Everest, loro invece erano già tutte ai

campi base in quota e mi chiedevo se anche io avrei avuto la forza per affrontare la salita.

Nei mesi seguenti, un passo dopo l’altro, abbiamo affrontato tutto, individualmente e come

famiglia, scoprendoci capaci di cose che all’inizio non immaginavamo, proprio come ci

aveva detto il dottore comunicandoci la diagnosi.

E’ stato l’amore per nostro figlio e per la vita a darci l’energia e la determinazione

necessarie.

…“tutto quello che serve per guarire, noi lo facciamo” … ce lo siamo ripetuti tante volte,

per cercare la motivazione nei momenti di fatica.

Abbiamo imparato a fare spazio in noi, liberandoci di alcuni pensieri e preoccupazioni

inutili per concentrarci sulle cose più importanti.

Le cure professionali e le attenzioni amorevoli di tanti ci hanno continuamente dato

speranza e tranquillità … come un bimbo che si abbandona sereno tra le braccia della

madre …

Grazie a tutto questo, nonostante gli isolamenti e le limitazioni della nostra vita familiare, in

tutti questi mesi non ci siamo mai sentiti soli.

Proverò sempre affetto e gratitudine verso lo staff medico, le insegnanti della scuola in

ospedale e quelle della scuola “tradizionale”, i volontari e naturalmente verso tutti i piccoli

grandi pazienti e le loro famiglie che abbiamo conosciuto e con cui stiamo condividendo

questa esperienza.

La rabbia e la paura dell’inizio hanno ceduto così un po’ di spazio alla riconoscenza,

all’amicizia e all’affetto. Il mio cuore ne è uscito dilatato.

E anche quella mattina, alla marcia della legalità, ho avuto la chiara sensazione che tante

persone sono vicine a chi vive la malattia grave e sanno quanto amore si respiri attorno a

loro.

Di nuovo grazie per la scelta e un enorme in bocca al lupo all’ambasciata dell’amore, sono

certa che saprete esserne testimonianza viva per tutti.

Una mamma"